Pochi giorni fa la rivelazione: a rischio tutti gli utenti di PC basati su CPU Intel. La notizia è trapelata solo ora ma pare che Intel fosse a conoscenza del problema già dal mese di giugno. Tutti i processori prodotti da Intel nell'ultima decade hanno una falla nel sistema, un bug che potrebbe permettere a malintenzionati di entrare in possesso di tutti i nostri dati. Il bug consiste nella creazione di linee di codice malevolo che lasciano allo scoperto password e informazioni personali. Ad essere a rischio non sono solo grandi aziende, banche e nomi importanti, ma tutta la popolazione, nessuno è al sicuro.

Privati e utenti semplici in primis.

Il problema è molto grave perché è in gioco la privacy di milioni di utenti, ma Intel rassicura annunciando degli aggiornamenti volti a risolvere il bug. La patch in arrivo, però, può avere degli effetti devastanti sulle prestazioni del sistema operativo, che risulterebbe in questo modo molto rallentato. Intel dovrà quindi far fronte ad ulteriori problematiche.

Strane vendite

Ma la storia non finisce qui: Brian Krzanich, l'amministratore delegato di Intel, dopo la scoperta da parte di Google Project Zero dell'enorme falla del sistema, ha venduto circa 24 milioni di dollari di azioni. Il tutto lo scorso 29 novembre, dunque poco tempo prima che la notizia si diffondesse ma molto tempo dopo che Intel aveva rilevato la falla.

Erano trascorsi più di cinque mesi infatti dalla scoperta del bug. Vendite che, visto il contesto, gettano Intel in cattiva luce, sebbene Krzanich abbia affermato che le vendite non hanno nulla a che fare con la vicenda dei giorni scorsi. A detta del CEO di Intel questo era un progetto programmato già da tempo. Il tutto è reso ancora più misterioso dal fatto che, in questo modo, Krzanich è rimasto con 250.000 azioni Intel, cioè il numero minimo di azioni che dovrebbe possedere per contratto.

La situazione risulta in questo modo aggravata; ieri il titolo di Intel ha chiuso in Borsa con un calo dell'1,83%, andando in controtendenza rispetto ai record di Wall Street. Intel sta attraversando un momento difficile insomma, c'è un grande bisogno di chiarezza, ma soprattutto, di soluzioni al bug che mette a rischio chiunque possieda un computer dotato di processore Intel, soluzioni che si spera arrivino il prima possibile.

Anche sulla questione patch di sicurezza ci sono delle notizie contrastanti: da una parte quanti affermano che l'OS dei pc ne risulterà molto rallentato, dall'altra, quanti ritengono che i rallentamenti saranno presso che impercettibili. Chi ha ragione?