Il cloud, specialmente in questi ultimi anni, sta rappresentando sempre di più la nuova frontiera delle tecnologie informatiche. Per chi non lo sapesse, il cloud computing consiste nello svolgere determinate operazioni online, grazie ad una connessione ad Internet, e senza utilizzare le risorse del proprio computer. Generalmente, gli utenti preferiscono ricorrere a questo servizio informatico per estendere il proprio spazio di archiviazione ma, più recentemente, stanno aumentando coloro che lo sfruttano per la produttività (ad esempio, per creare documenti e cartelle Excel direttamente online).

Google Drive è, di certo, uno dei servizi più conosciuti in rete. Il sistema offre, nel piano gratuito, un limitato spazio di archiviazione e la possibilità di modificare i documenti direttamente online, e inoltre consente la modifica di un documento a più utenti contemporaneamente. Il servizio, tuttavia, non è esente da alcune lacune software, le quali vengono ridotte gradualmente, mediante degli aggiornamenti. L'ultimo di questi, in particolare, aggiunge alcune funzionalità particolarmente attese dai clienti.

Google File Stream non obbligherà l'utente a scaricare i dati dal cloud

La prima novità degna di nota (integrata nel nuovo client Google File Stream) riprende, per un certo verso, una funzionalità già implementata in OneDrive (il cloud di Microsoft).

D'ora in poi, ricorrendo al client desktop della piattaforma, sarà possibile indirizzare i vari file salvati nel cloud senza essere obbligati a scaricarli tutti. In sostanza, solo quando l'utente richiede l'uso di un determinato file, esso viene scaricato.

Prima di questa novità, infatti, l'utilizzo del client di Google Drive implicava anche il download forzato di tutto il proprio spazio di archiviazione remoto rischiando, in alcuni casi, di mettere "in crisi" il proprio disco rigido.

Inoltre, questa "vecchia" modalità di funzionamento del client stonava con il concetto stesso di cloud (inteso come piattaforma a sé stante, accessibile ovunque e non legata al proprio PC).

In Drive sarà possibile limitare la banda di upload/download

Un'altra novità introdotta con il nuovo aggiornamento include la possibilità di limitare la banda utilizzata dal client a seconda delle proprie esigenze.

Spesso, infatti, le connessioni alla rete non sono velocissime, e se la poca banda a disposizione fosse completamente saturata per la sincronizzazione dei file, ciò potrebbe diventare un problema.

Di conseguenza, limitando la banda messa a disposizione del client, è possibile gestire al meglio la propria rete, riducendo le situazioni problematiche. L'aggiornamento, inoltre, permette anche di fermare del tutto la sincronizzazione, funzionalità utile nel caso in cui serva la maggiore larghezza di banda possibile.

L'update è già disponibile al download per tutti gli utenti dal 23 febbraio. Insomma, le features introdotte da Google potrebbero essere utili, ma ciò dipenderà dalle necessità dell'utente.