Sì, avete capito bene: gli ideatori del motore grafico Unreal Engine 4, ovvero la Epic Games, è stata accusata di plagio. Ma entriamo nel dettaglio della vicenda: perché PUBG Corp., la software house che si nasconde dietro il Battle Royale, ha denunciato l'azienda statunitense? Il "Korea Times" ha riportato che la società sudcoreana ha presentato alla Corte distrettuale centrale di Seul un'ingiunzione per la presunta violazione del copyright da parte di Epic Games Korea, allo scopo di verificare se "Fortnite" ha copiato il gioco pubblicato in precedenza, "PlayerUnknown's Battlegrounds".

Le dichiarazioni di Bluehole

Secondo quanto dichiarato da PUBG Corp., in passato c'è stata una collaborazione con la Epic Games durante la realizzazione del gioco, allo scopo di sviluppare il famoso motore grafico Unreal Engine 4.

L'azienda sudcoreana teme che "Fortnite" possa replicare le peculiarità che hanno reso famoso PUBG, come affermato dal vicepresidente di Bluehole, Chang Han Kim. Inoltre il dirigente ha sottolineato come la Epic Games stia puntando molto sulle Battle Royale del suo videogame, ritenendo questo un comportamento potenzialmente scorretto dopo la precedente collaborazione, tenendo anche conto dell'ingente quota di royalties che la società coreana versa ogni anno.

Il dibattito sul web

In queste ultime ore, sul web si è scatenato un vero e proprio dibattito sulla questione: infatti, da un lato c'è l'azienda che ha inventato il motore grafico, e dall'altro invece c'è la società che è diventata famosa proprio grazie a quel motore grafico. In sostanza, "Fortnite" nasce come un gioco di costruzione e sparatutto contro gli zombie nella modalità "Salva il Mondo".

Tuttavia, è opinione comune che la fortuna del videogioco sia legata all'introduzione della modalità 100 giocatori denominata "battleground", che rappresenta al contempo la principale peculiarità di PUBG.

Per il momento, la Epic Games non si è ancora pronunciata sulla vicenda, e questo atteggiamento non fa altro che alimentare i sospetti, anche se potrebbe trattarsi di un silenzio che rappresenterebbe la volontà dell'azienda americana di non dare troppo peso al contenzioso.

La "guerra" industriale

È abbastanza comune che grandi case di produzione tecnologica e virtuale entrino in concorrenza e, di conseguenza, in conflitto tra loro. Uno degli esempi più recenti è quello relativo alla causa senza fine portata avanti dal 2011 da Apple nei confronti di Samsung, accusata di aver copiato alcune caratteristiche del famoso iPhone. Secondo il "Post" e altri giornali online, il colosso sudcoreano è stato condannato a risarcire centinaia di milioni di dollari all'azienda di Cupertino.