L'immagine fantascientifica di un cielo popolato non solo da animali ‘veri’ ma anche di droni costruiti a loro somiglianza potrebbe inizialmente sembrare uno scenario catastrofico, ma se invece lavorassero per i nostri scopi?

Economici da produrre, comandabili a distanza e leggerissimi. Tutte caratteristiche del nuovissimo Robofly, piccolo insetto robotico alimentato da un raggio laser interno che ne permette il movimento delle ali. Anche se di pochi mesi fa, la sua versione precedente Robobee è già totalmente superata. Il primo prototipo era infatti controllato ed alimentato via cavo, il quale riduceva fortemente il suo utilizzo e la sua autonomia.

Ma domani sarà ancora meglio

Un successo da un lato: la vera sfida degli ideatori è stata la programmazione di un vero e proprio cervello che potesse regolare il battito d’ali di Robofly: impulsi veloci ed in sequenza permettono di mantenere la quota, più lenti invece causano il movimento nelle diverse direzioni.

Ancora da lavorare su altri fronti: le stesse ali sono ancora troppo pesanti in relazione al corpo. L’insetto non è ancora capace di sopportare una tale mole di lavoro (precisiamo che Robofly pesa meno di uno stuzzicadenti). Si può ben sperare però: il raggio laser sembra essere già un’idea superata. Il team, infatti, crede di poter rendere Robofly autosufficiente grazie alle onde radio che lo circonderanno mentre sarà in ronda e agiranno da sua illimitata batteria.

L’indipendenza concessa dalla tecnologia wireless al piccolo drone ci lascia solo immaginare i suoi possibili ottimi impieghi. Dalle tecniche di spionaggio d'avanguardia all'uso bellico verso obiettivi mirati, l'innovazione "a sei zampe" sembra pronta ad essere messa sul mercato.

Quale potrebbe essere il futuro impiego di questa creazione?

I progettatori sognano, almeno per il momento, di poterlo impiegare per scovare le perdite di metano e mettere le rispettive zone in sicurezza. Immaginate tra nemmeno un anno una valigia piena di Roboflies, e alla sua apertura uno sciame di insetti robot è pronto a svolgere il proprio lavoro, dirigendosi come dei veri insetti sui loro molteplici obiettivi.

Lo sviluppo tecnologico non va incontro a battute d’arresto e giorno dopo giorno si insinua sempre di più nelle nostre vite, rendendo sempre più labile il confine fra ciò che è naturale e ciò che pretende di esserlo. Saremo in grado di adeguarci alle conseguenze?