Nei mesi scorsi molti utenti di Whatsapp avevano ricevuto una strana quanto terrificante immagine ritraente il Momo, una bambolina di origine giapponese che sembrava uscita direttamente da un film dell'orrore. Ora, se non è il Momo a destare preoccupazione, c'è Olivia. Una nuova minaccia che infesta le chat della piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp e che, cosa ancora più seria, prende di mira i minori fingendo di essere un contatto conosciuto o un contatto che ne conosce un altro di vostra conoscenza.
Olivia, la nuova preoccupante minaccia delle chat
E' già stata denominata "utente del male" da varie riviste del settore tecnologico questa "figura" che si nasconde dietro il nome di Olivia: un nome apparentemente innocuo, come molti altri, ma che rappresenta un pericolo serio soprattutto per i minori tramite messaggi. Non è un caso che questo tipo di messaggi vengano diffusi proprio mediante una applicazione così famosa qual è WhatsApp.
Come Olivia adesca le sue vittime, soprattutto quelle minorenni
Proprio come accadeva per il Momo, che arrivava sulla nostra chat apparentemente da amici e contatti del proprio smartphone, Olivia adesca le sue vittime fingendo di essere "l'amica di un'amica": molto banale come scusa, ma sorprendentemente efficace per poter far cadere nella trappola ragazzi e ragazze, soprattutto al di sotto della maggiore età.
Inizialmente parla e chiacchiera come una persona qualunque, finché ad un certo punto non manda un messaggio contenente un link che poi si rivelano alquanto ambigui. Infatti, quei link indirizzano direttamente a siti a sfondo pornografico. Le autorità si sono già messe in moto per poter individuare i responsabili: la polizia ha già diffuso un messaggio su Twitter che incita i genitori a controllare le chat dei propri figli a scopo precauzionale.
Il meccanismo di Olivia
Sembra difficile ma alla fine è molto più semplice di quanto sembri: inizialmente arriva un messaggio sconosciuto con il quale "Olivia" aggancia i contatti delle vittime. Dopodiché agisce in qualità di amica di conoscenti dell'utente-vittima, iniziando un gioco che poi diventa alquanto pericoloso. La chiave per riuscire a convincere la vittima si basa essenzialmente sulla persuasione e sulla verifica di essere in contatto con una persona reale: Olivia infatti manda link di siti pornografici al posto di una inesistente fotografia che attesti la sua esistenza.