Il 2025 si conferma «monumentale» per l’intelligenza artificiale statunitense: secondo TechCrunch, finora ben 49 startup nel settore AI hanno chiuso round da 100 milioni di dollari o più, e il conto è destinato a crescere entro la fine dell’anno.
Un anno di mega-round: dati e dinamiche
Il conteggio di 49 startup con round da 100 milioni rappresenta un pareggio rispetto al 2024, ma con una differenza sostanziale: molte più aziende hanno raccolto più round significativi nel 2025. Ecco alcuni casi emblematici:
- Anysphere (piattaforma Cursor), con un round da 2,3 miliardi di dollari e valutazione a 29,3 miliardi, il secondo del 2025;
- Fireworks AI, che permette di creare applicazioni AI con modelli open source, ha raccolto 250 milioni in Serie C a ottobre, con una valutazione di 4 miliardi;
- Reflection AI ha annunciato il secondo mega-round dell’anno: 2 miliardi di dollari a ottobre, con valutazione a 8 miliardi, guidato da Nvidia;
- Cognition AI ha chiuso un Series C da 400 milioni, arrivando a una valutazione di 10,2 miliardi;
- Anthropic, fra i nomi più noti nel settore LLM, ha raccolto 13 miliardi di dollari in una Serie F a settembre, con valutazione di 183 miliardi.
Trend confermato e aggiornamento in tempo reale
Questo aggiornamento di novembre integra versioni precedenti dell’articolo di TechCrunch, pubblicate ad aprile, giugno e agosto, che avevano riportato rispettivamente 19, 24 e 33 startup con round da almeno 100 milioni.
Il trend è chiaro: il flusso di mega-investimenti non rallenta, anzi accelera con l’avvicinarsi delle fasi finali dell’anno.
Contesto e comparazioni esterni
Anche altre fonti confermano questo picco di venture capital AI: per esempio, Eqvista segnala che circa 56 miliardi di dollari sono stati investiti in 38 aziende statunitensi che hanno raccolto 100 milioni o più. Il calo del gap tra la cifra di TechCrunch (49 startup) e quella di Eqvista (38) può dipendere da differenti criteri di inclusione: TechCrunch considera tutte le startup AI con round ≥ 100 milioni, mentre Eqvista sembra focalizzarsi sul totale del capitale raccolto dalle principali aziende.
Inoltre, il contesto macro evidenzia come l’AI si stia espandendo anche in segmenti come la robotica avanzata: per esempio, Figure ha raccolto più di un miliardo in Serie C, con una valutazione di 39 miliardi.
Questo conferma che il fenomeno riguarda non solo i modelli e l’infrastruttura AI, ma l’intera AI applicata a soluzioni complesse e real‑world.
Impatto e prospettive sul venture capital
Le ragioni dietro questi mega-investimenti sono molteplici: dalla corsa a modelli sempre più avanzati a tecnologie applicative con forte scaling (chatbot medicali, AI infrastructure, reasoning formale, robotica). Il risultato è una polarizzazione degli investimenti verso aziende mature ma ancora private, in grado di rappresentare una potenziale via alternativa alla quotazione tradizionale o all’acquisizione.
Per il tessuto dell’innovazione, questo significa maggiore concentrazione di capitale attorno a pochi grandi player, ma anche ecosistemi più vivaci intorno a temi di nicchia (scienza super intelligente, AI justice, infrastrutture di training).
La pluralità di attori – dai fondi Deep Tech ai VC generalisti – alimenta uno scenario dinamico e competitivo.
La conferma in tempo reale di novembre suggerisce che questo flusso di capitale non è passeggero: salvo inversioni drammatiche nel mercato VC, è probabile che si vedano ulteriori round positivi entro la fine del 2025.