Lo scorso 12 maggio è uscito il nuovo libro di Giorgio Chiellini ‘Io, Giorgio’ (edito da Sperling & Kupfer). L’attuale capitano della Juventus aveva fatto parlare di sé ancor prima dell’uscita dell’opera per alcuni stralci al vetriolo contro alcuni ex compagni.
Recensione del libro ‘Io, Giorgio’
L’autobiografia del difensore bianconero e della Nazionale italiana (scritta insieme al giornalista piemontese Maurizio Crosetti) ripercorre alcune importanti tappe della sua vita e aneddoti di spogliatoio. I 25 capitoli di cui è composta l’opera raccontano meglio il privato di Giorgio e l’inizio della sua carriera sportiva, dai momenti più duri alla fila vincente di scudetti degli ultimi otto anni.
In queste settimane si è parlato tanto di questo volume, in virtù degli ‘attacchi’ del centrale della Juventus a Mario Balotelli e Felipe Melo. In realtà gli articoli dei rotocalchi sportivi hanno ingigantito la cosa, visto che Chiellini non si nasconde nel criticare certi comportamenti poco professionali, ma le sue parole non sono così forti come la stampa ha voluto far credere. Per quanto riguarda ‘SuperMario’, il livornese ha dichiarato che un calciatore dal talento di Balotelli avrebbe dovuto e potuto fare molto di più e che i suoi comportamenti extra campo non gli hanno permesso di esprimere appieno tutto il suo potenziale. Una cosa alla quale Chiellini dà tantissima importanza è il rispetto del gruppo e delle regole.
Dal suo libro pare proprio che l’attuale attaccante del Brescia e il brasiliano Felipe Melo non fossero molto inclini a rispettarle. Anche su Arturo Vidal (suo compagno dal 2011 al 2015) il centrale difensivo spende qualche parola: pur affermando che il cileno avesse qualche atteggiamento sregolato e una vivace vita notturna, Giorgio gli ha riconosciuto che nonostante questo in allenamento era sempre il primo a dare tutto e a sacrificarsi in partita per il bene dei compagni.
Giorgio Chiellini si racconta a 360 gradi
E’ forte e rimarcato in più capitoli il suo amore per la Juventus, che lo ha svezzato come calciatore e come uomo. Ma Chiellini parla anche degli inizi nel Livorno, il club che lo ha fatto esordire in prima squadra e dove ha imparato che il sacrificio e la tenacia sono fondamentali per diventare uno sportivo di successo.
Nel libro non mancano anche spunti sulla famiglia di Chiellini e sulle amate figlie, in quanto l’uomo racconta il rapporto con le bambine e le situazioni che si vengano a creare con i bambini quando hanno un genitore così popolare. ‘Io, Giorgio’ però non rappresenta un libro adatto solamente ai tifosi della Juventus, ma a tutti gli sportivi che amano il gioco più popolare al mondo: il calcio.