“Continuiamo così…. facciamoci del male”! Così dicevano una volta gli elettori di Sinistra, Nanni Moretti in primis. Questo grido, da qualche tempo, si leva invece dal fronte opposto. Infatti, malgrado che, dopo tanti anni, il Governo della Città, almeno stando ai sondaggi, sembra tornato contendibile, il centrodestra dà l’impressione di sfilarsi dalla lotta per andare quantomeno al ballottaggio, dividendosi sulla scelta del candidato Sindaco. Tre i nomi in campo per il centrodestra: Osvaldo Napoli, politico a tutto tondo, sostenuto da Forza Italia; il notaio Alberto Morano, esponente della società civile che ha trovato per strada l’appoggio della Lega Nord e dei Fratelli d’Italia; infine, Roberto Rosso, ritornato in pista anche per questa tornata elettorale.
A tutt’oggi, ogni tentativo fatto per cercare di convergere su un candidato unitario non ha avuto successo e i candidati "di bandiera" hanno già cominciato la campagna elettorale ognun per sé…. e Dio per tutti. Insomma, mentre nel Movimento 5 Stelle l’alternativa al Sindaco uscente Piero Fassino è… Chiara, nel centrodestra non si sa neppure chi sia. Una situazione di stallo che è il frutto avvelenato della battaglia, in corso già da tempo, tra le forze politiche di centrodestra per affermare ognuna la propria leadership nella loro metà di campo. In conseguenza in questo impasse, il materiale elettorale resta ancora da stampare e anche le candidature a consigliere comunale, presidente o consigliere di circoscrizione avanzate nello schieramento di Centrodestra stentano a decollare.
Le conseguenze sul voto di giugno e la posta in gioco nel centrodestra.
Con il centrodestra ancora fermo al palo, probabilmente aumentano le chances di Fassino di pescare voti al centro, tra gli elettori più moderati tentati dal “voto utile”, tanto più che gli esponenti di centrodestra più radicali hanno già annunciato, in caso di ballottaggio tra il sindaco uscente e l’esponente del Movimento 5 Stelle, di preferire quest’ultima, in nome del cambiamento.
Un tourbillon di posizioni assai diverse tra loro, quelle espresse dal centro-destra torinese, destinato a disorientare il loro tradizionale elettorato di riferimento, ma che dimostra come la lotta intestina scoppiata soprattutto tra Lega e Fratelli d’Italia, da una parte, e Forza Italia dall’altra, non è uno scontro tra bande, ma una competizione, che ha una sua dignità politica, in cui la posta in gioco è la futura connotazione dello stesso centrodestra italiano.