A caccia della voce più bella. Solo la voce, indipendentemente dal look o dall'aspetto fisico. È il principio che anima The Voice of Italy, il talent che da mercoledì 12 torna con la seconda edizione su Raidue. Il programma viene realizzato presso il CPTV Rai di Milano di Via Mecenate 76, il format olandese ideato da John de Mol, creatore anche del Grande Fratello, conta 64 edizioni nel mondo.
Si parte dalle Blind Audition, cioè le audizioni al buio che funzionano così: ci sono 4 coach, Raffella Carrà, Piero Pelù, Noemi e J-Ax, che ha preso il posto di Riccardo Cocciante, che ascoltano i cantanti, senza vederli giudicandoli quindi solo dal timbro e dall'interpretazione.
Ne scelgono 16, fra i 120 selezionati dalla produzione, questa prima fase del talente prosegue per le prime cinque puntate.
Ascoltando "al buio", i coach scelgono i concorrenti per la propria squadra, premendo il tasto "i want you" (ti voglio). Se un concorrente è conteso tra due, sarà lui a decidere di quale far parte. Dopo le Blind Auditions si passa alla fase Battle che dura due puntate e consiste in duelli fra due talenti della stessa squadra che si esibiscono cantando il medesimo brano ed il coach decide chi dei due lascia il programma.
Novità di questa edizione è l'opzione "Steal": un concorrente eliminato può essere ripescato da un altro caposquadra. La terza fase, Knockout che dura due puntate, consiste in una sfida a due fra cantanti della stessa squadra, questa volta su due brani diversi ed anche qui il coach promuove uno dei due. L'ultima fase che dura cinque puntate è il Live Show: gli artisti si esibiscono da soli, col proprio caposquadra o con l'ospite della serata e si va ad eliminazione fino alla puntata finale dove viene decretato il vincitore, che si aggiudica un contratto discografico con la Universal Music Italia.
