Si stava dibattendo su giustizia e diritto alla privacy e si è finiti per parlare delle "mutande" di Ilaria D'Amico. Episodio imbarazzante avvenuto durante la puntata del 29 maggio di "Tango", talk - show firmato Sky e presentato da Giuseppe Cruciani e Ilaria D'Amico. Proprio quest'ultima è stata involontaria protagonista di una battuta al vetriolo di Daniela Santanchè, onorevole di Forza Italia.

Mentre si parlava della condanna definitiva emessa nei confronti di Silvio Berlusconi e della sua interdizione dai pubblici uffici, la Santanchè si è scaldata evidenziando che secondo lei era stata commessa un'ingiustizia nei confronti del leader di Forza Italia e che le accuse nei suoi confronti erano piuttosto deboli e infondate. A questo punto, la D'Amico ha replicato dicendo che era inutile insistere su un argomento sul quale i tribunali si sono ormai pronunciati in tutti e tre i gradi di giudizio. 

L'ex deputata dal carattere fumantino, però, non ha accettato che la questione si chiudesse così e, rivolgendosi alla conduttrice, le ha detto che se un giorno un giudice dovesse decidere di puntarle addosso, 24 ore su 24, una telecamera, inevitabilmente anche su di lei verrebbe fuori qualcosa, chiosando con un: "soprattutto se gliela mettono nelle mutande". Il riferimento era chiaramente alla vicenda amorosa che ha coinvolto la giornalista romana, il portiere della Juve Gigi Buffon e l'ormai ex moglie Alena Seredova.

Gelo nello studio e imbarazzo dei conduttori, mentre le telecamere riprendevano dei sorrisini divertiti degli ospiti Carlo Freccero e Mario Adinolfi. Dopo un attimo di smarrimento, comunque, la D'Amico si è ripresa e ha replicato: "Tra l'essere spiata e il dover rinunciare al credere nella giustizia, preferisco essere spiata". Per evitare che si continuasse a trascendere tra battibecchi e scivoloni sulle "mutande", Cruciani ha provato a rimettere ordine e a voltare pagina, chiedendo alla Santanchè come mai Forza Italia non avesse firmato il referendum sulla prostituzione.