Nella serata inaugurale del 65° Festival di Sanremo, uno degli ospiti, che ha catalizzato l'attenzione di milioni di italiani spettatori, è stato il Dottor Fabrizio Pulvirenti. Il medico, entrato prepotentemente e sfortunatamente fra le pagine di cronaca recente, ha raccontato a cuore aperto la drammatica esperienza vissuta dopo aver contratto il virus Ebola.

Il medico di Emergency, impegnato da anni in Africa, ha ripercorso, con Carlo Conti, presentatore del Festival, i momenti della malattia, dalle prime manifestazioni della stessa, alla guarigione definitiva.

Ha spiegato che tutto è cominciato quando ha accusato nausea e vomito, accompagnati da una febbre molto alta, che lo hanno reso cosciente di aver contratto il virus. Tornato in Italia solo per stare accanto alle sue figlie, Pulvirenti è stato, dapprima ricoverato presso l'Istituto Nazionale delle Malattie Infettive Spallanzani, e trasferito, successivamente,presso l'Unità di Rianimazione ad alto isolamento. Il quadro clinico del dottore, grazie ad un attento monitoraggio da parte di tutto lo staff medico, ha iniziato a risollevarsi, mettendolo finalmente fuori pericolo. La testimonianza del medico di Emergency ci è apparsa importante e commovente. Ha cercato di far capire agli italiani quanto siano difficili le condizioni di vita di alcune popolazioni dell'Africa, e che il distacco tra il Nord e il Sud del mondo è, ancora oggi, un ostacolo particolarmente arduo da superare.

Ha portato avanti la giusta convinzione che tutti, nel mondo, hanno diritto a cure mediche adeguate, soprattutto col verificarsi di virus così letali, e dalla diffusione veloce e inarrestabile. Proprio per questo il Dottor Pulvirenti si è detto deciso a tornare il più presto possibile in Africa, per cercare di terminare il lavoro cominciato.

Ci sentiamo di ringraziarlo, e di ringraziare tutti quelli che, come lui, fanno del proprio lavoro una missione, che si battono per i diritti dei meno fortunati, che ci sono, e ci saranno sempre, perché sono loro i modelli da seguire, la speranza che il Mondo diventi davvero un posto migliore.