Gran finale avantieri notte al Festival di Sanremo, i ragazzi de Il Volo hanno vinto con la loro canzone Grande amore nella sessantacinquesima edizione dello show. I tre tenori pop hanno dunque trionfato sul palco dell'Ariston, superando icone come Nek e Malika Ayane. Piero Barone, Gianluca Ginoble ed Ignazio Boschetto hanno ricevuto la loro apoteosi definitiva in uno scenario pregevole come quello del Festival della canzone italiana; il noto giornalista Vincenzo Mollica ha avuto l'opportunità di far loro qualche domanda al termine dell'evento. In primis Mollica ha chiesto loro cosa provassero poco dopo la vittoria ad un evento così importante, la risposta è stata la seguente: "È una felicità incontrollabile, adesso abbiamo compreso cosa significa quando tremano le gambe per l'emozione, è stata probabilmente una delle esperienze più belle della nostra vita, lo diciamo con tutta sincerità".

Il più emozionato dei tre è stato però il gioviale Ignazio, il quale si è mostrato felice come un bambino durante una gita scolastica: "È stato qualcosa di incredibilmente emozionante, ringrazio con viva cordialità tutti gli italiani, viva Sanremo e viva l'Italia! Vi vogliamo bene ragazzi e grazie per averci sostenuto in questi anni". L'inviato del TG1 ha poi chiesto al trio di giovani tenori se ci fosse qualche persona a cui dedicare un successo così prestigioso, la risposta non è stata tardiva: "A tutti gli italiani, alle persone che ci vogliono bene, a coloro che hanno creduto e credono tutt'ora in noi, ma soprattutto alle persone con cui lavoriamo ed ai nostri genitori, i quali ci hanno sostenuto fin da piccolini; grazie mille!"

Carlo Conti può quindi considerarsi soddisfatto, avendo chiuso lo show con un botto di ascolti, quasi 12.000.000 di spettatori numero più numero meno. Secondo e terzo posto sono andati rispettivamente a Nek ed a Malika Ayane, il primo per il miglior arrangiamento, la seconda ha invece ottenuto il premio della critica. Altro grande protagonista è stato il sempreverde Enrico Ruggeri con la canzone Tre signori, con cui ha omaggiato Giorgio Faletti, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber.