Ha mantenuto la promessa Scialpi che a luglio aveva annunciato si voler sposare il suo partner e manager Roberto Blasi, dopo una convivenza di ben 6 anni.Giovanni Scialpi e il suo compagno si sono scambiati gli anelli a New York con rito civile. Felicissimo il cantautore ha esclamato 'Ora non siamo più solo dei semplici fidanzati ma una vera e propria famiglia'.Raggiunto questo risultato, anni fa impossibile anche solo da sognare, Scialpi è pronto anche a tornare di nuovo sulla scena musicale con un album nuovo di zecca.

Grande evento nel mondo della musica italiana

Ora è finalmente libero di urlare il suo amore per il suo Roberto al mondo intero. E' stata la partecipazione ad un 'Talent' a portare la coppia oltreoceano e a far loro decidere di unirsi in matrimonio proprio nella 'Grande Mela'. I due sposini si vogliono trasferire definitivamente negli Stati Uniti perché lì il loro matrimonio omosessuale è legale, valida a tutti gli effetti.Finalmente i due possono dire di essere 'marito e marito', alla faccia dei benpensanti. Sul fronte italiano crediamo che per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay ci sarà ancora da aspettare molto, forse troppo, chissà, magari mai. Eppure nel nostro Paese il 60% delle persone sarebbe favorevole ai matrimoni omosessuali,ma ancora sembra tutto arenato.

Promesse, rimandi continui.

Scialpi ha potuto coronare il suo sogno d'amore ambito da oltre 6 anni

L’Italiaha violatol'articolo 8 della convenzione europea dei diritti umani, ildiritto al rispetto dellavita privatae familiaredi diverse coppie omosex.I giudici di Strasburgo infatti hanno riconosciuto l'inosservanza dei diritti di tre coppie di fidanzati che avevano fatto ricorso perché il nostro ordinamento giuridico non riconosce unioni civili o matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Il ministro delle RiformeMaria Elena Boschia luglioperò aveva annunciato che entro questo mese, subito dopo le riforme costituzionali, si sarebbero approvate in Senato le unioni civiliper poidopo aspettareil voto finale alla Camera che, speriamo, arrivi entro la fine dell’anno senza ulteriori ed inutili attese. Noi ci crediamo poco, pero' non dimentichiamo che questo nostro nuovo Papa 'alternativo e progressista' potrebbe rappresentare la soluzione che i tanti aspettano.