Sono passati quasi 20 anni da quando Leonardo Di Caprio (41 anni) tramite il film Titanic, ebbe la sua definitiva consacrazione nel mondo del Cinema. Ricordiamo poi, circa un anno dopo, la sua magistrale interpretazione di re Luigi XIVI (e del suo alter-ego) ne La maschera di ferro, in cui ebbe l'onore di recitare con il famoso attore francese Gerard Depardieu (67). In tutti questi anni il ragazzo ne ha fatta di strada, arrivando all'apice della sua carriera con la vittoria di un oscar grazie alil film The Revenant. Prima della vittoria, alla sua quinta nomination, il divo aveva dichiarato: "Se non lo prendo stavolta non lo prendo più".
Per guadagnarselo, il povero Leo è stato costretto a recitare al freddo e al gelo con 40 di febbre. Ma non tutti sanno che il bravissimo attore ha avuto un "aiutante segreto".
Di Caprio aiutato da un 'omino blu'
Alla fine di tutto, Di Caprio ha ritirato l'Oscar, è apparso sorridente e indossante uno smoking Armani con tanto di lucidissime scarpe Louboutin. La cosa curiosa è che l'attore statunitense (di chiare origini italiane) ha ritirato l'ambito premio grazie ad un ruolo in cui ha dovuto dire pochissime battute. The Revenant racconta infatti la storia realmente accaduta di Hugh Glass, un cacciatore di pellicce vissuto ad inizio '800 nel Nord-Ovest americano, il qualeattaccato da un orso e creduto morto dai suoi compagni, venneabbandonatonella foresta.
Di Caprio ha dunque recitato da solo per gran parte delle scene, se escludiamo la presenza di un prezioso "aiutante". Quest'ultimo si chiama Glen Erris (51 anni) il cascatore canadese che ha recitato con il divo interpretando un orso! Infatti, quello che si vede nel film non è un vero grizzly, bensì un effetto speciale creato al computer e sovrapposto nelle immagini al costume blu indossato da Erris.
A tutto il resto, ci ha pensato ovviamente il talento di Di Caprio, il quale, dovendo recitare a 30 gradi sotto zero, si è buscato anche una forte bronchite. Tuttavia, anzichè riposarsi e pensare a guarire, l'attore 41enne ha scelto stoicamente di continuare le riprese, nonostante la febbre alta.