Lo aspettavamo, noi orfani di Montalbano... Come sarebbe andata a finire l'adattamento dei romanzi giallo di Antonio Manzini - pubblicati dalla Sellerio di Palermo - che vede come protagonista Rocco Schiavone, il contrastato, nell'animo e nei modi, vicequestore romano, che un fattaccio ha visto confinato nei cieli grigi della Questura di Aosta? Ebbene, nonostante un inizio molto lento - ma era da caratterizzare subito il carattere e le idiosincrasie proprie del personaggio - il regista Michele Soavi ha fatto un buon lavoro.
La garanzia era Marco Giallini, quell'attore totale che dobbiamo all'amico Valerio Mastandrea, indimenticabile già nel suo esordio, "L'odore della notte" del compianto, da noi, Calegari.
Buona l'ambientazione ed il contrasto con Ernesto D'Argenio - che interpreta l'ispettore Italo Perron - : i due si annusano e si scelgono come Fazio e Montalbano, nonostante la non comune provenienza. Brava anche la guest-star Isabella Ragonese che è nei panni onirici della rediviva Marina.
Ottima anche la scelta di affiancare gli sceneggiatori Eleonora Fiorini e Maurizio Careddu al Manzini in veste di supervisore della sua creatura, come il Camilleri dei primi Montalbano. Giallini-Schiavone ha il gusto del particolare di Maigret, lo schiaffo del celerino incazzato e la chiusa finale letteraria aderente alla realtà. Si fa le canne per rilassarsi e gioca con le donne: tra necessità e ricordo dell'amore che non tornerà più, se non nell'immaginazione che si fa realtà di vita.
Nella prima puntata, "Pista nera", il nostro è chiamato a risolvere l'omicidio di Leone Miccichè un siciliano trapiantato ad Aosta dove ha aiutato la moglie Luisa Pec a ristrutturare un casolare in una casa-ristorante di lusso. Il cadavere del catanese viene ritrovato in una pista sciistica di sfogo travolto da un gatto delle nevi.
La scientifica trova tracce contrastanti vicequestore a ritrovare tra guanti, foulard, sigarette e tracce ematiche la pista che porta a valle i colpevoli. Sei puntate totali: un mercoledì prime che difficilmente sfuggirà a Viale Mazzini.