Si sentiva la necessità di una fiction che scuotesse gli appassionati con una ricostruzione accurata dello scenario, dei personaggi, della vicenda. Marco bocci non delude le attese e si trasforma ancora una volta in un interprete credibile ed intenso nella nuova serie su Canale 5. Solo - questo il titolo che è anche il nome in codice del protagonista - promette davvero bene. E' quasi un noir.

Solo. La prima puntata della fiction: ottimi share e ascolti

Già ragguardevole lo share di oltre il 18%. Superati ampiamente i tre milioni e mezzo di telespettatori.

La serie racconta la vicenda di un agente dello SCO infiltrato in una delle più potenti cosche della 'ndrangheta calabrese, i Corona, che agiscono a Gioia Tauro controllando gli affari illeciti in transito dal porto. Ed è proprio il controllo dello scalo portuale internazionale il motivo di uno scontro con un'altra potente cosca, quella dei Gargani. Marco Solo verrà coinvolto in prima persona da Bruno Corona, interpretato da un convincente Peppino Mazzotta. Il figlio del boss si fida di Marco e lo conduce con sé in Calabria, trascinandolo subito in fatti di sangue nei quali la protagonista è una raccapricciante crudeltà.

Solo. In un mondo cupo, arcaico, violento

La vita di un infiltrato è durissima.

In bilico tra l'identità celata ed un ruolo che l'obbliga ad essere quel che non è, Solo si trova improvvisamente proiettato in un girone infernale: violenza nei gesti, rabbia nelle parole. Un'atmosfera cupa che si taglia a fette. E' un nuovo medioevo. Dove tutto è cadenzato in riti che riflettono un'antropologia aspra, slegata dalla modernità.

Un sistema sociale, costituito da clan, segnato da conflitti atavici. Lo Stato e il diritto sono confinati nella marginalità. Persino le abitazioni, come la villa dei Corona, ne sono la rappresentazione coerente: ambiente kitsch, dominato dal cattivo gusto, ferro battuto, arazzi e tendaggi pesanti, letti che sembrano catafalchi, forme ed oggetti usati per ostentare ricchezza e potere in quel mondo di estremo confine.

Solo e la ragazza ribelle

In uno scenario così duro e torbido, la figura di una ragazza di vent'anni, la sorella di Bruno Corona, trattata dalla famiglia secondo le rigide ed ancestrali regole della sottomissione, fa scattare in Marco Solo un prevedibile istinto di protezione. Forse è alla ricerca di un barlume di umanità. E Agata sembra incarnare una speranza.

Solo e Barbara

Marco Solo però è innamorato di un'altra donna. Si chiama Barbara. E' la sua collega e lo ama teneramente anche lei. Lo segue in questa pericolosa attività. Barbara è una donna sensibile, passionale, capace di comprendere la delicatezza della situazione.

Intuisce facilmente l'attrazione di Marco per Agata. Ne soffre. Questo complica molto la vicenda che già corre lungo il filo tagliente di un rasoio.

Solo salva la vita al boss. Ma è guerra senza esclusione di colpi

Una lotta tra famiglie di 'ndrangheta è quanto di peggio si possa immaginare. Tutto diventa possibile e nessuno, neanche i bambini, vengono risparmiati dalla violenza. Solo deve fare una scelta. E' difficile. Ma salva la vita ad un bambino della famiglia rivale che stava per essere coinvolto nella brutalità criminale di Bruno Corona. Un poliziotto corrotto, al soldo della criminalità, lo scopre ed è pronto a rivelare tutto proprio ai Corona. Un bel problema: c'è il rischio di mandare a monte l'intera operazione.

Ma c'è anche la vita di Solo in gioco. Se la caverà ma i sospetti, in quell'ambiente, equivalgono ad una condanna a morte senz'appello. La replica della puntata on line su mediaset.it. Per seguire il racconto di questa ed altre fiction fai click su Segui, in alto.