L'ingresso di daniele liotti nel cast di 'Un passo dal cielo 4' ha convinto pienamente visto l'incredibile successo di pubblico ottenuto. La prima puntata della nuova stagione della fiction andata in onda su Rai 1 ieri, 17 gennaio, è stata seguita da quasi sei milioni e mezzo di telespettatori. Un risultato davvero importante che ha premiato la scelta della produzione e del regista, Jan Maria Michelini, di puntare su Daniele Liotti.

L'attore romano sin dalle prime immagini (zaino in spalla che cammina) ha dato una testimonianza immediata del carattere indomito e tenebroso del personaggio, ma soprattutto della forte propensione all'azione dello stesso.

Infatti, a differenza di Pietro, il precedente comandante della Forestale interpretato da Terence Hill, Francesco Neri è un personaggio molto più complesso e dinamico, meno votato alla spiritualità.

Francesco Neri

Francesco Neri è un personaggio davvero complesso che deve fare i conti con un passato che riemerge dirompente, tormentandolo. Dai primi indizi si è capito che convive con un dolore atroce: la morte di un figlio avvenuta in circostanze misteriose. Un evento che ha segnato la sua vita e che ha determinato la separazione dalla moglie che adesso vive in una specie di comunità spirituale.

Anche il presente del nuovo capo della Forestale sembra molto complicato. Infatti, Emma Giorgi (Pilar Fogliati), la ragazza che ha salvato dall'annegamento e di cui si sta innamorando, ha un grave problema di salute che potrebbe causarne la morte.

Per quanto riguarda lo sviluppo narrativo in sé dell'azione, Daniele Liotti interpretata un personaggio estremamente dinamico che cammina su impervi sentieri montuosi, che va a cavallo, che si butta in acque gelide per salvare fanciulle in difficoltà, che scende dall'elicottero scivolando da un corda in perfetto stile 'action movie'.

Inoltre, come se tutti questi elementi non bastassero, Francesco Neri è dotato anche di una specie di potere esoterico, un intuito speciale che gli consente grazie a elementi ritrovati sul luogo del delitto di rivivere le azioni che vi si sono consumate. Dunque, un plauso doveroso va anche agli sceneggiatori che hanno saputo ideare un ruolo davvero interessante e ricco di diverse tonalità cromatiche.