Nonostante ormai il festival di Sanremo 2017 sia alle porte non sono le canzoni e gli artisti ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, ma i compensi a tenere banco e far scaturire polemiche soprattutto in rete, in quanto la macchina organizzativa dell'evento è finanziata con i soldi pubblici della Rai.
Festival di Sanremo: le case discografiche vogliono più di 46.500 € per ogni big
Già negli scorsi giorni si è fatto un gran parlare dei 650.000 € spettanti a Carlo Conti in quanto conduttore e direttore artistico dell'evento, con la Rai che è dovuta intervenire per tentare di smorzare gli animi, ma ora una novità rischia di mettere di nuovo alle corde il canale più amato dagli italiani.
Questa volta infatti, sono state le case discografiche a ribellarsi agli accordi economici presi con il Festival di Sanremo 2017 in relazione ai compensi spettanti ad ogni big in gara.
In particolare il Presidente della federazione industria musicale italiana (Enzo Mazza) ritiene che i 46.500 € destinati ad ogni artista sia una cifra troppo bassa e che gli accordi sulla partecipazione degli artisti alla kermesse vadano ridiscussi. Queste le parole utilizzate da Mazza al riguardo: "il Festival non è più quello di un tempo per quanto riguarda i ritorni per l'industria discografica e visto che la kermesse sta facendo segnare conti in attivo è giusto che le intese si ridiscutano. Ai cantanti vene dato un rimborso spese che risulta insufficiente e visto che la musica è essenziale per questo show televisivo, le cose devono cambiare".
Oltre alla cifra per i big ci sono da considerare i 20.000 € spettanti ad ogni giovane artista, ma ora il Presidente del Fimi chiede aumenti, nonostante il costo che la Rai sostiene nei confronti delle case discografiche sia di 1,2 milioni di euro. Dopo aver letto le informazioni sui compensi percepiti in questa edizione del Festival di Sanremo, pensate che si tratti di cifre accettabili o ritenete siano esagerate? Diteci la vostra nell'apposita sezione commenti e restate aggiornati sulle novità relative al mondo della tv.