Seconda puntata del Festival di Sanremo 2017 condotto da Maria De Filippi e Carlo Conti. Nella seguitissima trasmissione della Rai, come ospite speciale c'è stato il capitano della Roma, Francesco Totti.
Il capitano giallorosso debutta come presentatore insieme a Carlo e Maria e fin dal primo annuncio fa una serie di gaffe tutte da ridere.
Presentando Alice Paba, vincitrice di The Voice, Francesco dice: "Questo lo ha fatto pure Ilary da giovane", Carlo Conti prova a fargli capire di aver clamorosamente sbagliato e Francesco insiste: "Vabbè poi glielo chiedo a casa".
Prova poi a presentare il secondo concorrente in gara, Michele Bravi con il titolo della canzone "il diario degli errori" e il titolo è azzeccato, perchè inizia a sbagliare dalla presentazione del cantante fino al nome del direttore d'orchestra, chiamato Cheope che per il Pupone diventa Sciopè. Maria De Filippi prima di salutarlo, gli domanda : "Come vedi Totti fra 20 anni?" e Lui risponde : "Non lo vedo più come giocatore, sicuramente occuperò un ruolo importante o nella Roma o non nella Roma, farò qualcosa che mi piace fare".
Il pubblico dell'Ariston si scatena e si diverte con il capitano giallorosso
Con Totti ci si diverte sempre, sia in campo con le sue splendide giocate e sia fuori dal campo con le sue battute e il suo modo di essere impacciato.
Il capitano quando c'è da scherzare non si tira mai indietro, anche rischiando di prendersi in giro da solo. Ad ogni battuta, il pubblico rideva e si divertiva, applaudendolo come se fosse un vero comico. Il pupone secondo il pubblico che scrive sui social è stato l'ospite migliore attualmente di questo festival di Sanremo 2017.
In molti hanno scritto commenti del tipo: "Totti migliore intermezzo comico finora", altri invece: "Attori del cinema italiano, imparate i tempi comici di Totti" oppure "Totti è l'unico che sa far ridere con il suo essere impacciato".
Dopo l'accesa polemica su Twitter di Caterina Balivo ai danni di Diletta Leotta, possiamo dire che Totti ha fatto tornare il sereno sul palco dell'Ariston.