La lite tra Magalli e la volpe, conduttori della trasmissione di Raidue, I Fatti Vostri iniziata proprio qualche giorno fa in una delle puntate non accenna a placarsi ed anzi va avanti. Questa volta la battaglia tra i due si è spostata sui social dove entrambi hanno postato commenti con frasi che lasciavano poco all'immaginazione. Come è noto non è certo la prima volta che si beccano, del resto non sono mai andati d'accordo.

Magalli contro Volpe: 'Se sapessero come fa a lavorare da 20 anni'

Giancarlo Magalli dopo aver dato della rompip***e in trasmissione nel momento in cui lei ha svelato la sua età, ha rincarato la dose su facebook.

Il conduttore infatti rispondendo ad un post del giornalista Walter Giannò, ha affermato che il suo non era affatto un insulto vergognoso e soprattutto che ce l'aveva soltanto con lei e non con tutte le donne. A parer suo infatti le donne si sentirebbero più offese se sapessero come fa la Volpe a lavorare da 20 anni.

La Volpe indignata contrattacca

La Volpe molto offesa da queste sue parole riprende il posto con l'intervento di Magalli e commenta in questo modo: "Come Adriana Volpe posso piacere o non piacere, posso anche avere detrattori sul profilo professionale, ma come donna No. In quanto donna devo essere rispettata sul posto di lavoro. Persevera con un comportamento sessista e maschilista.

Ora voglio giustizia, per me e per tutte le donne che subiscono insulti e offese sul lavoro. Quanto è difficile sorridere in diretta, lo faccio per tutte le persone che lavorano per questo programma e per rispetto ai telespettatori."

Successivamente Adriana Volpe continua a chiedere rispetto con un altro posto dove approfondisce le sue ragioni e torna a parla del commento sessista di Magalli.

La conduttrice infatti scrive: "Offende me, danneggia mio marito e la Rai. Fa passare il messaggio che la Rai selezioni secondo logiche di letto e non professionali, non per meritocrazia. Sono offesa perché non solo non mi ha chiesto scusa, ma ha anche aggiunto che se fosse costretto a farlo non sarebbero scuse sincere. Che vergogna!".