'Parliamone sabato' chiude i battenti dopo la polemica per la trasmissione sulla preferenza degli italiani per le donne dell'est. I vertici della Rai non hanno concesso sconti a Paola Perego. Il direttore generale della tv di stato ha deciso per la linea dura: 'Le scuse non bastano in questi casi'. In precedenza Andrea Fabiano (direttore di Rai 1) aveva provato a smorzare le polemiche con un tweet in cui spiegava che gli errori vanno riconosciuti 'senza se e senza ma'. Sulla questione è intervenuta anche la presidente della Camera Laura Boldrini.

Quest'ultima ha sottolineato che è inaccettabile che le donne siano rappresentate in un programma come animali domestici. Nel corso della trasmissione la Perego aveva dibattuto con gli ospiti in studio sulle preferenze degli italiani per le donne dell'est. La discussione si è animata nel giro di pochi istanti con l'attore Fabio Testi che ha raccontato l'esperienza di un amico.

Il cartello della discordia

'Era fidanzata con una ragazza di Mosca e per il compleanno gli ha regalato una serata in un bordello'. Successivamente la conduttrice televisiva aveva mostrato un 'cartello' nel quale venivano riassunti i sei motivi per i quali gli italiani preferivano le straniere. Nello specifico veniva rilevato che le donne dell'est tornano subito in forma dopo la gravidanza, non usano quasi mai pigiami e tute, perdonano l'adulterio, lasciano decidere al proprio uomo, sono abili nel lavoro domestico e non fanno mai polemiche.

L'ironia del marito di Paola Perego

L'analisi mostrata da Paola Perego ha diviso gli ospiti del programma Rai e scatenato l'indignazione del mondo social. L'attrice è stata oggetto di invettive e critiche al vetriolo. In molti hanno aspramente criticato la tv di stato per aver dato il via libera ad una trasmissione 'sessista'.

Da sottolineare che è stato il marito della cinquantenne ad annunciare la chiusura di 'Parliamone sabato' con un tweet sarcastico. 'Rai 1 è salva, ora accanitevi su altro'. Lucio Presta ha ironicamente affermato che ora i politici dovranno tornare a lavorare. La decisione dei vertici di viale Mazzini ha scatenato nuove polemiche sul web.