La storia tra Claudio Sona e Mario Serpa è ufficialmente giunta al termine. Infatti ieri sia l’ex tronista veronese che l’ex corteggiatore romano hanno voluto confessare ai loro numerosissimi fan che non stavano più insieme. Nonostante questo, pare che i due non abbiano chiuso la relazione in malo modo. Infatti Mario ha scritto suoi social che vorrà sempre bene a Claudio e che è stata una persona importante per lui. Anche Claudio la pensa allo stesso modo e spera che i fan possano sostenerlo lo stesso, nonostante la chiusura con Mario Serpa. Tantissimi fan hanno manifestato l’intenzione di continuare a seguire entrambi, ma i due hanno attirato anche tantissime critiche.

In molti sostengono che questa sia la prova che la storia sia stata solo una finzione, a conferma delle parole di Stefano Gabbana e a conferma dello scandalo che si diffuse quando Claudio Sona, nonostante la storia con Mario, si tatuò la stessa immagine del suo “ex fidanzato”.

Ecco le parole del giornalista Alberto Dandolo su Claudio Sona e Mario Serpa

In particolare il giornalista Alberto Dandolo ha scritto delle parole molto chiare e precise sul suo profilo Instagram. In particolare, secondo il giornalista, la fine precoce della storia d’amore tra Claudio Sona e Mario Serpa non è una notizia recente, in quanto era già risaputo. Secondo Dandolo, la loro storia in realtà è stata solo un ammirevole esempio di televisione, colma di giustissime rivendicazioni civili.

Ma quello che è stato visto in televisione e il dopo, secondo Alberto, non ha nessuna aderenza con la vita reale dei due protagonisti. Il giornalista afferma che il loro trono è stato un bellissimo esempio e ha fatto un passo avanti nei confronti di questo problema della discriminazione sessuale. Dunque, è solo il messaggio che conta e non la realtà, e cioè l’aver dato a tanti ragazzi il coraggio di essere liberi e di essere se stessi. Infine, Dandolo ha lanciato una frecciatina a claudio e mario, scrivendo: “la spettacolarizzazione che ne è scaturita dalla storia tra questi due morti di fama è solo un circo di paese”.