La famosissima Ilona Staller, in arte "cicciolina", è stata condannata in primo grado ad un anno di reclusione dal Tribunale di Roma. Il fatto risale a circa sei anni fa e si riferisce al reato di "tentata truffa" ai danni di una compagnia assicuratrice. Nello specifico si trattava di una richiesta di risarcimento danni a causa del morso di un cane, per il quale l'ex attrice si era anche presentata al pronto soccorso, rifiutando però l'antitetanica. A seguito di questo episodio, aveva presentato un certificato medico, che attestava la diagnosi, salvo poi accertare che era stato emesso da un medico non iscritto all'Ordine dei Medici.

Cicciolina e la truffa assicurativa

Oltre ad essere famosa per la sua ex professione, Cicciolina è stata anche una parlamentare della Repubblica Italiana, eletta nel partito dei Radicali molti anni fa. Oggi il gossip italiano ritorna a parlare di lei, per una brutta storia giudiziaria, partita da circa sei anni e legata al morso di un cane, che le avrebbe azzannato la mano. L'ex attrice si recò al pronto soccorso per le prime cure del caso, ma rifiutò di somministrare l'antitetanica che in casi come questi è prevista per legge. Tre mesi dopo Cicciolina chiese un risarcimento danni alla 'Vittoria Assicurazioni' alla quale consegnò un certificato medico che la certificava inabile al lavoro. Quel certificato fu redatto e firmato da Giancarlo Strani, che però non figurava regolarmente iscritto all'Ordine dei Medici.

La condanna ai danni di Ilona Staller

A seguito di tutto questo, la compagnia assicuratrice aveva provveduto a sporgere denuncia nei confronti di Ilona Staller, con l'accusa di 'tentata truffa'. Da quel momento partirono le indagini da parte della Procura della Repubblica di Roma, fino ad arrivare alla sentenza di primo grado, che la condanna ad un anno di carcere.

Insieme a lei viene condannato anche il presunto medico, che aveva emesso il certificato, a sei mesi di reclusione con l'accusa di 'esercizio abusivo della professione'. Finisce quindi in malo modo questa incresciosa avventura giudiziaria, che ha visto protagonista una delle più famose figure del cinema sexy nazionale e internazionale.

Ovviamente si tratta di una condanna che può essere contestata in Appello, ma dai fatti appena esposti si evince che le prove sembrino essere schiaccianti.

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