Venerdì 13 ottobre - data perfetta per entrare nell'atmosfera di Halloween - arriva su amazon Prime Video la serie antologica basata sul popolare podcast "Lore". Vampiri, streghe, lupi mannari, manicomi, bambole assassine e sedute spiritiche: non mancherà nulla nei sei episodi d'orrore e mistero che racconteranno spaventosi fatti di cronaca e la vera origine delle più famose leggende soprannaturali.
Perché, come ripete sempre il creatore di "Lore", Aaron Mahnke, le storie che fanno più paura sono tutte vere.
Un podcast da brivido
Partito nel marzo del 2015 e arrivato a raggiungere 6 milioni di spettatori al mese, "Lore" è uno dei podcast più seguiti del web, vincitore del premio iTunes come "miglior podcast" nel 2015 e nel 2016 e del premio "Best History Podcast 2016" rilasciato dalla Podcast Academy.
"Lore" è un vero e proprio "one man show", con l’autore Aaron Mahnke che si occupa della ricerca, della scrittura, della narrazione e della produzione di tutti gli episodi. Da sempre fan di serie televisive come "X-Files", Mahnke è interessato a svelare le vere origini, i fatti realmente accaduti che sono alla base di tante leggende e creature del folklore: dai vampiri al Diavolo del Jersey, dalle possessioni demoniache ai manicomi infestati di fantasmi, fino agli orrori compiuti da famosi serial killer.
In un'atmosfera da racconto intorno al fuoco, ogni due settimane l'ideatore propone storie terrificanti, commoventi, che invitano a riflettere: indagini sull'origine delle nostre paure più intime e sul lato crudele e perverso della psiche umana.
I podcast sono il futuro della televisione?
Conrad Riggs, Head of Unscripted di Amazon, ritiene che i podcast siano, attualmente, le produzioni migliori per trovare l'ispirazione per realizzare nuove serie televisive, e non è l’unico a pensarla così.
La HBO, ad esempio, sta sviluppando una serie basata sul podcast comico "2 Dope Queens" di Phoebe Robinson e Jessica Williams, mentre la ABC sta lavorando a "StartUp" che vedrà la partecipazione di Zach Braff (il dottor John Dorian di "Scrubs").
Anche le star hollywoodiane trovano nei podcast delle potenzialità artistiche inedite: Julia Roberts reciterà in "Homecoming", una serie Amazon Original basata sul podcast della Gimlet, mentre Robert Downey Jr sta lavorando con Richard Linklater all'adattamento cinematografico di un episodio di "Reply All".
Ma quali sono le ragioni che si celano dietro il crescente interesse di Hollywood verso un genere così poco conosciuto?
In un contesto in cui non esistono grandi sponsor né industrie, ma solo autori indipendenti davanti ad un microfono, sono la qualità effettiva del prodotto e la forza del passaparola a decretare il successo di un podcast, e a garantirgli un pubblico affezionato.
"Il talento emerge sempre - dice l’esperto del settore Rob Walch - I podcast sono completamente democratici".
Dalla sola voce al video: lo stile unico di "Lore"
Trasformare un podcast, cioè una narrazione che si affida unicamente alla voce del presentatore, in episodi di una serie televisiva, non è un'impresa facile, ma ad affrontarla ci sono due veterani dell'horror e della fantascienza: Gale Ann Hurd di "The Walking Dead" e Glen Morgan di "X-Files" sono, infatti, rispettivamente produttore esecutivo e showrunner di "Lore".
La miniserie ricorrerà ad animazione e scene in live-action, combinate a spezzoni di film e documentari, filmati d’archivio e voce narrante, per dare vita ad alcuni degli episodi più celebri del podcast.
Nel cast ritroveremo volti noti del cinema e della televisione, da Holland Roden di "Teen Wolf" e Adam Goldberg di "Fargo", passando per Colm Feore e Campbell Scott (entrambi hanno lavorato in "House of Cards" e "The Amazing Spiderman 2").
Nella prima stagione di "Lore" scopriremo, tra le altre, la storia di un bambino e di un bambolotto posseduto, le raccapriccianti terapie usate nel manicomio Danvers State Hospital, una vera caccia al lupo mannaro, e fino a che punto può spingersi un uomo superstizioso di fronte alla malattia della moglie.