Tutto inizia da un avvincente libro di Stephen Hunter intitolato Point of Impact, tradotto in Italia con Una pallottola per il presidente, uscito nel 1994 per Mondadori, collana Segretissimo.
Il libro e il film
Il tiratore scelto Bob Lee Swagger si congeda dal Corpo dei Marines dopo la morte del suo compagno, il caporale Donnie Fenn, durante un'operazione militare in Etiopia. Sceglie di ritirarsi in un paesaggio incontaminato del Wyoming. Qui viene contattato dal colonnello Isaac Johnson della CIA che vorrebbe ingaggiarlo per tentare di sventare un presunto attentato al presidente degli Stati Uniti in occasione della visita dell'arcivescovo di Etiopia.
L'ingaggio si rivelerà una trappola per coprire il vero movente dell'attentato, la cui vera vittima non sarebbe stato realmente il presidente ma l'arcivescovo, che avrebbe potuto rivelare quanto accaduto in Etiopia riguardo ad un massacro di civili da parte di un gruppo di americani guidati dal colonnello Johnson al servizio del Senatore Charles F. Meachum per fare gli interessi di una compagnia petrolifera. Swagger, ferito, si dà alla fuga e inizia la sua avventura per cercare giustizia, ma soprattutto vendetta.
Nel 2007 esce il film d’azione, ispirato al libro di Hunter, dal titolo Shooter per la regia di Antoine Fuqua con protagonista Mark Wahlberg. La trama del libro viene seguita passo passo.
Si tratta, è evidente, della solita storia di cospirazione americana nella quale un uomo da solo si scaglia contro il sistema e non riuscendo a trovare giustizia, se la crea da sé. Bisogna certo precisare che Bob Lee non è del tutto solo nella sua avventura: si fa aiutare per curare le ferite dalla vedova del suo amico Donnie, cerca l'unica persona a credere alla sua innocenza, l'agente dell'FBI Nick Memphis, e, con lui, si nasconde, progetta e realizza i suoi piani.
Chi lo definisce perciò una fusione tra MacGyver e Rambo deve rivedere un po' la sua posizione. Il film, inoltre, in alcune sue parti è un po’ lento e non c’è nessun colpo di scena, nessuna sorpresa o qualcosa di particolarmente originale. Ma è altrettanto vero che l’interpretazione di Mark Wahlberg basta da sola a riequilibrare la bilancia.
L'attore riesce ad avere la giusta dose di apparente freddezza, ironia, riflessione e le sue espressioni danno credibilità. Tutto questo porta quindi ad una buona considerazione del lavoro di Fuqua e del suo team, lavoro nel quale lo spettatore si ritrova inevitabilmente coinvolto.
La serie tv
La serie tv Shooter ha debuttato il 15 novembre 2016 su USA Network mentre in Italia è andata in onda dal 16 novembre 2016 su Netflix. Chi ha letto il libro o ha guardato il film forse si sarebbe aspettato di vedere ancora Mark Wahlbarg come protagonista, ruolo che invece è stato affidato a Ryan Phillippe. Tranquilli, Wahlbarg non è rimasto in disparte, infatti lo troviamo all’inizio di ogni episodio, sotto la voce Executive Producer, insieme a Fuqua ed altri che hanno curato anche il film.
Phillippe è molto convincente nel ruolo di un uomo turbato dal suo passato, ma comunque consapevole e sicuro di sé con un viso buono che ce lo fa apprezzare quasi subito. Certo, se si fa il confronto diretto con Wahlbarg, forse il nuovo arrivato perde un po' di carisma. La serie infatti è stata caricata di un’atmosfera di sentimenti e di famiglia che nel film non c’è. Qui ritroviamo un Bob Lee diverso, e non solo lui. Ecco alcune differenze rispetto al film del 2007:
Nel film lui abita solo, con un cane di nome Sam; nella serie abita con sua moglie e la sua simpaticissima bambina dai capelli ricci;
Nel film ha un ruolo importante la vedova del compagno d’avventura di Bob Lee, Donnie, mentre nella serie non c’è nessuna traccia di lei. Al suo posto c’è la mamma sessantenne di Donnie.
Isaac Johnson, colonello che lo recluta per quella che si rivelerà una missione trappola, nel film ha solo quel ruolo; nella serie Isaac Johnson era anche il capo militare di Bob Lee quando ha prestato servizio in Etiopia quindi il nostro protagonista lo conosceva molto bene, tanto da considerarlo un amico.
L’arcivescovo di Etiopia del film diventa il Presidente ucraino nella Serie TV;
Nick Memphis, appena uscito dall’Accademia nel film, uomo un po’ maldestro ma molto intelligente, nella serie diventa Nadine Memphis, una donna, con una sua storia personale e un suo carattere piuttosto significativi.
La prima stagione di Shooter, con queste differenze appena elencate e un numero considerevole di altri cambiamenti e personaggi nuovi, com'è ovvio che sia, è formata da 10 episodi.
Chi guarda si chiede continuamente che cosa ci sia veramente dietro il grande complotto che ha incastrato Bob Lee e troverà una risposta solo in parte nel decimo e ultimo episodio. Swagger è finalmente libero, ma negli ultimi due minuti lo spettatore si rende conto che tutto ciò che ha visto sino a quel momento non era altro che la punta dell'iceberg. Gli ascolti soddisfacenti che si sono mantenuti costanti nella prima stagione, hanno fatto guadagnare allo scrittore della serie John Hlavin il rinnovo per la seconda stagione. Il trailer ci informa che Swegger ha vinto una battaglia, ma la guerra è solo all'inizio. In America la produzione e la messa in onda si sono già concluse lo scorso 5 settembre.
In Italia, invece, i nuovi 8 episodi usciranno settimanalmente su Netflix a partire dal 29 settembre 2017.
Curiosità
Chi è appassionato di armi sarà ben felice dell'attenzione e dello spazio che queste ricoprono all'interno del libro, del film e della serie tv. Le armi, infatti, hanno un ruolo fondamentale in questa storia. I modelli delle stesse e le spiegazioni di come effettuare un buon tiro si susseguono ad intervalli regolari. Gli osservatori più attenti trovano inoltre che armi e parti del film siano presenti nel famoso Call of Duty 4. In questo videogame sono infatti presenti alcuni modelli citati in Shooter (il film) e situazioni di quest'ultimo si ritrovano quasi identiche nel gioco.
Ad esempio, nella missione 14 “Sicario infallibile” vengono riprese le stesse frasi del film e la circostanza per cui due cecchini, di cui uno ferito, sono costretti a scappare da numerose truppe militari è simile alle scene iniziali di Shooter.