nicola canonico (41 anni) è stato da poco intervistato da Nadia Accardi di Grand Hotel. L'attore, noto ai più per il suo ruolo di cattivo ne Le tre rose di Eva, ha parlato del suo passato e delle varie tappe che ha dovuto superare per raggiungere la fama di cui gode adesso. Una carriera piena di successi quella di Canonico: dal naufrago nell'Isola dei famosi edizione 2007 alla carriera di modello. Tuttavia, il vip ha confessato che le cose più preziose che possiede gliele ha donate un papa.

Nicona Canonico: l'intervista a Grand Hotel, l'amore con Lorena

Nicola Canonico, conosciuto per il ruolo del perfido Gardini ne Le tre rose di Eva, è stato intervistato dalla nota rivista settimanale Grand Hotel. L'attore, papà del piccolo Giuseppe (8 mesi) ha parlato dell'amore con la sua compagna Lorena (32 anni). Nicola ha raccontato di come ha conosciuto la sua dolce metà e di come il loro amore sia 'a prova di bomba': "Quando ho conosciuto Lorena, la mia compagna, ero tentato di darmela a gambe, perché avevo capito fin da subito che sarebbe stata la donna che mi avrebbe domato. E infatti, nel giro di un anno, sono passato dallo status di scapolone impenitente a quello di fidanzato, convivente e poi quello di padre di un bellissimo bambino.

Oggi ringrazio il cielo per avermela fatta incontrare, perché mi ha cambiato totalmente la vita".

Nicola Canonico: la benedizione di Karol Wojtyla

Nell'introduzione abbiamo parlato di alcuni doni speciali che un papa diede a Nicola Canonico. Si tratta di Karol Wojtyla, meglio conosciuto col nome da pontefice di Papa Giovanni Paolo II.

L'attore ha raccontato a Nadia Accardi di Grand Hotel: "Premetto che sono molto legato alla sua figura per una ragione affettiva. Mia madre è nata il 18 Maggio, lo stesso giorno di Giovanni Paolo II, e gli è sempre stata molto devota. Quando ero arrivato a Roma non conoscevo nessuno, non avevo agganci, né raccomandazioni, potevo solo fare un provino dietro l'altro...".

Nicola racconta di come iniziò la sua carriera proprio grazie ad una parte nell'opera La Bottega dell'orefice, scritta da Andrzej Jawien. Questi altri non era che il nome d'arte di un giovanissimo Karol Wojtyla durante la sua carriera nel mondo del teatro, prima di essere chiamato da Dio.

Nicola ha continuato: "Insomma, il mio debutto fu proprio segnato dalla benedizione del Papa. Quando infatti morì nel 2005, mi sentii come un orfano. Ricordo che mi misi in fila per visitare a sua salma presso la basilica di San Pietro. Rimasi in coda tutta la notte come un pellegrino che rende omaggio a un santo a cui deve moltissimo. Per questo ho voluto battezzare mio figlio Giuseppe a San Pietro, dove si trova la tomba di Wojtyla". Per aggiornamenti sul mondo della TV e del gossip, cliccate Segui.