Il successo di Casa di Carta era inevitabile: una storia intensa che ci ha tenuti incollati allo schermo per ben 22 episodi. Alex Pina, ideatore della serie Netflix, si è ispirato alla storia di Breaking Bad e allo stile di Tarantino soprattutto sulla tematica di distinzione tra bene e male. Infatti lo scopo della banda di rapinatori è quello di stare dalla parte del popolo, mentre i cattivi emergono essere lo stato e i poliziotti. Iniziano così i 5 giorni di sequestro della zecca di stato spagnola in cui i protagonisti di Casa di Carta hanno il solo scopo di stampare sempre più banconote.
Ecco i 5 motivi per cui tutti amano Casa di Carta.
I protagonisti di “Casa di Carta” sono dei buoni
Una banda strana con nomi che ricordano le più importanti città. C’è Tokyo, la voce narrante dei 22 episodi di Casa di Carta, irrazionale e troppo impulsiva; Berlino, uomo crudele e sul punto di morte a causa di una malattia degenerativa; Nairobi l’esperta falsaria, coraggiosa e dal cuore buono; Mosca e Denver, padre e figlio insieme per sfidare la Spagna; Helsinki e Oslo, i cugini serbi; Rio, il giovanissimo hacker, l’unico del gruppo a non aver avuto, precedentemente, problemi con la legge.
A reggere il gioco di Casa di Carta è il professore che nei cinque mesi precedenti al colpo ha formato i rapinatori, mostrando loro qualsiasi tipo di probabile variante.
I personaggi sono stati studiati in maniera molto profonda, cercando, per ognuno di essi, di far uscire sia la parte malvagia e crudele sia quella più tenera e pura. L’ideatore di Casa di Carta racconta: “È stato un lavoro complicato che si è sviluppato tenendo insieme sempre due contrasti: Denver è uno spacciatore e un violento ma capace di tenerezza, Berlino misogino e crudele che però affascina in modo profondo lo spettatore ed è capace di gesti eroici”.
La mente geniale: il Professore
La domanda che risuona della mente dell’ispettore è: “Chi è il professore?”. Il professore è un vero fantasma. Incensurato. Non la mente del colpo, ma colui che lo mette in atto – nei flashback dei vari episodi si scopre che la mente ideatrice del più grande colpo di Spagna è il padre del Professore.
Ma è lui che mette insieme la band di Casa di Carta, colui che attraverso idee geniali riesce a raggirare la polizia per tutti i cinque giorni di sequestro. Nessuno conosce la sua vera identità, a parte Berlino con cui si vede intrattenere discorsi intimi.
Il forte femminismo presente
Tante sono le donne presenti in Casa di Carta, tutte donne ugualmente forti, sebbene con caratteri molto diversi. Tra le tante spicca Raquel Murillo, l’ispettore che segue il caso e che tenta di contrattare con la mente geniale del Professore. La detective deve fronteggiare in un mondo maschilista e ricco di uomini, combattere contro il violento marito e proteggere la figlia. “Siamo consapevoli di star vivendo il momento più alto della quarta onda femminista.
Per questo vogliamo denunciare le cicatrici della violenza maschilista in un personaggio femminile diverso”, racconta Alex Pina.
Ma le figuri femminili forti sono anche gli ostaggi Alison Parker, figlia dell’ambasciatore inglese, Monica Gaztambide e senza dubbio Nairobi che tenta di prendere la guida dell’operazione, dando vita al “matriarcato”.
La moralità che sconfigge la politica
Il punto cruciale di Casa di Carta è che la banda di rapinatori non ha lo scopo di rubare. Il piano del Professore, architettato nei minimi dettagli, è quello di stampare il loro denaro. I rapinatori giocano sulla delusione che il popolo ha del proprio governo, della banca, della politica sui migranti. Una grande delusione che in Casa di Carta si trasforma in adesione e tifo per i rapinatori.
Gli intrecci famigliari e gli intrighi amorosi
Non mancano intrecci famigliari e intrighi amorosi, primo dei quali quello - non pianificato - del Professore per la detective Raquel Murillo. Segue poi la storia d’amore tra Denver e l’ostaggio Monica, un amore forte, passionale che continuerà anche dopo la rapina. Rio e Tokyo, invece, iniziano a frequentarsi a Toledo, nei mesi precedenti alla rapina.
Ma importanti sono anche gli intrecci famigliari: lo stretto legame tra Mosca e Denver, padre e figlio, i due cugini Serbi di cui uno è costretto ad uccidere l’altro per non farlo più soffrire e infine il legame tra Berlino e Professore che, al termine della prima stagione, si comprende essere molto più stretto di una semplice amicizia