La coppia reale britannica dei duchi di Sussex formata da Harry e Meghan è sempre più sotto l'occhio del ciclone, per tanti fattori. L'annuncio della gravidanza proprio durante i festeggiamenti del matrimonio della cugina, principessa Eugenia, le occhiate e gli screzi con la cognata Kate Middleton, il trasferimento ("forzato" secondo alcuni) a Frogmore House e gli abbracci in pubblico sarebbero alla base di qualche malumore a corte. Ma si sa, al principe Harry si perdona tutto. Perchè?

Harry "il Bello"

Da "pel di carota" a "sex symbol" di corte, il principe Harry è sempre stato considerato un ragazzo molto bello.

Molto più bello del principe William, primogenito ed erede al trono. Molto più "libero" del fratello dagli obblighi regali. Molto più impertinente, sebbene il fratello maggiore sia primo anche in fatto di bravate. Eppure...Harry è sempre il più popolare.

La stessa Lady D, mamma dei due fratelli e compianta principessa triste, non aveva dubbi. Tra i due figli, che lei amava visceralmente in ugual misura, sapeva benissimo che di William se ne sarebbe presa cura la Corte, mentre ad Harry lei stessa avrebbe riservato qualche cura e coccola in più. Harry, il secondogenito. Ed è proprio su questo che ruota la sua libertà. Ma anche la sua sconfitta che, per alcuni, potrebbe essere invece intesa come una vera e propria vittoria o, addirittura, una liberazione!

Harry "il secondogenito"

Ne sono state classico esempio le nozze tra Harry e Meghan. Il matrimonio reale tra il principe Harry e l'attrice Meghan Markle, adesso Duchi di Sussex, è ancora più emblematico di come la Regina abbia già deciso le sorti dei due fratelli, così come del resto ha voluto la Sorte. Tra la gravidanza e la luna di miele annullata probabilmente per questo motivo, il Gossip britannico si è più scatenato che mai sulla nuova coppia blasonata.

Eppure qualcosa ancora non torna...

Con l’ arrivo di Meghan Markle "nell’azienda della Regina cosiddetta The Firm", qualcosa è cambiato. L'occhio clinico ed esperto dei royal watchers ha subito notato una cosa: il downgrade del ruoto. William ed Harry, non più solo fratello maggiore e minore, ma adesso "futuro re" ed "eterno secondo" (anzi...adesso, addirittura sesto in linea di successione")

Ad ogni modo, il royal wedding tra Harry e Meghan è stato un matrimonio speciale.

Incantevole, bellissimo, patinato, a tratti hollywoodiano e troppo poco inglese.

Un matrimonio non troppo inglese

In realtà, a ben guardare, qualcosa deve essere cambiato ben prima del matrimonio, da quando ad Harry è stato concesso di convolare a nozze con una donna americana, già divorziata, bi razziale e più grande di 4 anni rispetto al giovane rampollo reale. Condizioni che, nel mondo comune, avvengono all’ ordine del giorno, ma che nella monarchia inglese quasi mai sono successe.

Ma i tempi cambiano e, come si dice, “anche nelle migliori famiglie” accade che l'Amore trionfi sui dogmi imposti dalla Corona.

"L’Amore trionfa sempre" disse con vigore il reverendo Curry durante una cerimonia di stampo statunitense.

Tanto che alcuni ipotizzarono che Regina avesse approvato preventivamente la presenza del Reverendo per via del cognome - la spezia indiana tanto usata in Gran Bretagna - salvo poi rimanere basita dopo la predica, un lungo sermone dalla dialettica immediata e gestualità prorompente a cui i reali britannici, ma invero un po’ tutta l’ Europa, sono poco avvezzi.

Idem per la musica in chiesa. Ci fu chi ipotizzò un inceppamento nell’ingranaggio dello "spirito Windsor" anche per la scelta del coro Gospel che dilettò i presenti con una “Stand by me” in chiave poco diafana e decisamente black.

Royal understatement

Come allora, così adesso. Meghan rimane in seconda fila, Kate si pone in primo piano. Lo si vede palesemente durante lo schieramento "royal" sul balcone reale di Kensington Palace, lo si nota all'ingresso degli eventi quando le due cognate presenziano contemporaneamente, lo si nota dagli amici attuali e dagli invitati alle nozze.

Allora, alle nozze reali del 19 maggio scorso, si è notato un leggero ma visibilissimo understatement della famiglia reale: la regina priva di sorrisi, la coppia Will&Kate praticamente invisibile, Camilla pervenuta solo per il suo fascinator e Carlo in grande spolvero solo perché chiamato in causa dalle circostanze. Tutto riportato drasticamente alla “normalità” che, al'interno della cornice Windsor, risulta leggermente stonato.

Tutto magico, ma non troppo. Tutti belli, ma non più di tanto. Tutto perfetto, dettagli a parte.

Lo si vede nei vestiti. Kate Middleton si presenta in perfetto (e talvolta eccessivo) stile inglese con cappellini e tailleur pastello, Meghan osa con spalle scoperte e colori accesi.

Per gli abiti da sposa fu lo stesso.

Per Kate Middleton un abito disegnato da Sarah Burton per Alexander McQueen, noto brand inglese, che rispecchiava tutti i dettami e i puntelli più britannici che si potessero trovare. Per Meghan, invece, un sartoriale Givenchy total white, bellissimo ma da alcuni giudicato troppo semplice per una donna che si appresta ad accogliere un titolo nobiliare. E poi, la Cappella di St George molto bella, ma non certo la Westminster Abbey di Will&Kate. Neppure l'incontenibile stuolo di sudditi per le vie di Londra, ma solo un piccolo manipolo a tratti disordinato di commoners parcheggiato prima delle scalinate della Chiesa.

Downsizing emozionale

E adesso che Meghan chiede la sua parte, qualcuno a corte storce il naso.

Anche questa volta, il royal wedding del secondogenito lo aveva dimostrato in anteprima. Un buon risultato di ascolti tv all round the world, ma inferiore alle previsioni. Al tempo, nel 2011, Will&Kate avevano fatto sognare in diretta tv un numero ben più alto di inguaribili romantici. Delle due l’una: o il romanticismo mondiale è clamorosamente calato in appena 7 anni, oppure il downsizing emozionale di questo matrimonio da quasi-favola ha avuto i suoi effetti.

La realtà è che, nei mesi successivi fino ad oggi, Meghan ha saputo rubare più volte la scena a Kate Middleton. Modi affabili e una buone dosi di indipendenza, ha spazzato via le incrostazioni della monarchia, facendosi amare dai sudditi per spontaneità, eleganza e quella sicurezza in sè stessa che a a Kate è sempre mancata.

Tanto da venire considerata proprio lei, Meghan Markle, la nuova principessa del popolo, come Lady Diana, e non la più affettata Kate.

Scacco alla Regina?

Dall'esterno, la Regina Elisabetta II resta ad osservare. Lei che, nonostante l’ età, dimostra di vederci molto più lungo di tanti giovani rampolli.

La questione è semplice. "Harry, il secondogenito" ha ricevuto l’esatto trattamento che la monarchia prevede dai secondogeniti in poi.

Simili ai primogeniti, ma non troppo. Curati come i primogeniti, ma non allo stesso modo. Privilegiati come i primogeniti, ma senza la promessa di una corona. In una sola parola: secondogeniti.

Lo aveva detto, al tempo che fu, mamma Diana: a William ci avrebbe pensato la monarchia, mentre a Harry ci avrebbe pensato lei stessa.

Lo aveva capito, lo sapeva.

Le monarchie – e non solo quella britannica – sono solite agire così: ai secondogeniti è concessa molta più estrosa libertà e molta più anticonformista bizzarria rispetto ai primogeniti. Il motivo è semplice: portare avanti il regno è destino dei primogeniti.

Questo, con il matrimonio di Harry e Meghan e con la sua gravidanza, si è visto e si sta rimarcando sempre più chiaramente.

Per quelli che speravano in uno scacco alla Regina, ci sarà da aspettare ancora…