Il Festival di Sanremo 2019 è nato sotto il segno delle polemiche politiche. È bastata la risposta di Claudio Baglioni ad una domanda sulla questione dei migranti di Laura Rio, firma del Giornale, per dare il via ad una vera e propria bufera che ha tolto spazio a tutto il resto, mettendo brani, interpreti, presentatori ed ospiti della kermesse in secondo piano. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva duramente criticato le parole dell’autore di “Piccolo grande amore”, invitandolo ad occuparsi solo di musica e di lasciar perdere altre questioni non inerenti alla manifestazione.

Chissà cosa avrebbe aggiunto il leader della Lega, se avesse saputo che quest’anno poteva esserci in gara una canzone che nel testo sembrava seguire le sue stesse posizioni su molti temi di attualità – come gli sbarchi – che però non è stata selezionata.

Le accuse a Claudio Baglioni di Nico Di Palo e Gianni Belleno

Il brano in questione si chiama “Porte aperte” ed è stato presentato da Nico Di Palo e Gianni Belleno, componenti storici della band dei New Trolls. Il testo della canzone sembra prendere una posizione sul tema “immigrati” molto lontana da quella a favore dell’accoglienza, espressa da Baglioni nel corso della conferenza stampa di Sanremo.

Belleno ha detto di aver portato il pezzo a Roma, di averlo fatto ascoltare alla commissione selezionatrice che, dopo alcuni commenti positivi, avrebbe aggiunto il fatidico “le faremo sapere”, rinviando la risposta di qualche mese.

Ma ora i componenti del gruppo, che vanta il singolare record di essere arrivato sempre nelle ultime posizioni ogni volta che ha partecipato al festival della città fiori, si lamentano di non aver ricevuto nessuna comunicazione e di aver scoperto di essere stati scartati solo al momento dell’annuncio dei cantanti in gara.

Il testo della canzone con numerosi riferimenti all’attualità

“Non è stato corretto, ci aspettavamo una telefonata di Baglioni o di qualche suo collaboratore” dicono ora, replicando il copione già messo in scena da Pierdavide Carone e i Dear Jack, che – una volta esclusi con il loro pezzo “Caramelle” dedicato alle violenze sui minori – hanno attaccato a testa bassa il direttore artistico del festival.

Il testo del brano dei New Trolls in effetti sembra un riassunto dei problemi e delle tematiche che sono più a cuore ai movimenti “sovranisti”: si parla di immigrazione, ma anche dei superstiti del terremoto. Inoltre si accenna al problema della sicurezza e alla gente senza lavoro che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese.

Gli autori si difendono sostenendo che il loro non è tanto un manifesto politico, quanto una fotografia della situazione del Paese. È facile immaginare che la canzone si sarebbe attirata addosso molte polemiche, tra cenni alle “strade rotte” ed altri ad “un’unione fatta di parole ed ipocrisie”, con chiaro rimando all’Unione Europea.

Qualcuno adesso accusa Baglioni di averla esclusa perché non sarebbe in linea con le idee da lui espresse pubblicamente in conferenza stampa, gettando altra benzina sul fuoco delle polemiche.