Fausto Brizzi noto regista romano, ospite al programma di Canale 5 Verissimo, è stato intervistato da Silvia Toffanin nel pomeriggio di ieri, sabato 23 febbraio. Durante la trasmissione ha raccontato del suo ultimo film "Modalità Aereo" e, alla fine dell'intervista, ha anche accennato allo scandalo delle molestie che lo ha interessato circa un anno fa.

Il nuovo film 'Modalità Aereo'

Fausto Brizzi ha raccontato a Silvia Toffanin che per lui svolgere le riprese del suo nuovo film "Modalità Aereo" è stato molto curativo dal punto di vista mentale ed ha dichiarato che anche in situazioni difficili bisognerebbe sempre conservare l'umorismo.

Ha dichiarato: “Il Lavoro ha avuto un effetto terapeutico, la risposta pop a tutto quello che mi stava succedendo".

Ha rivelato, inoltre, che mentre scrive un copione oppure quando sta girando un film, imposta sempre il suo cellulare in "modalità aereo" per evitare di distrarsi. Continuando l'intervista ha poi parlato del mondo dei social network, di cui molti sono oramai ossessionati, e di come possano rovinare la vita di una persona. Il regista ha confessato che per il momento non ha mai avuto il bisogno di iscriversi ad alcun social e, scherzando, ha ipotizzato che ci penserà tra qualche anno. Con la Toffanin ha anche ricordato altri film da lui diretti, come Maschi contro Femmine, Poveri ma Ricchi oppure Indovina chi Viene a Natale.

Lo 'scandalo delle molestie'

Brizzi, nell'intervista a Verissimo, ha soltanto accennato allo scandalo delle molestie che lo ha colpito un anno fa e che è stato poi archiviato. Dichiara, però, che l'anno passato è stato abbastanza complicato ed ha cercato subito dopo di trovare l'umore giusto per creare un buon film, anche grazie a varie amicizie che lo hanno sempre sostenuto.

La nuova terapia di Fausto Brizzi: circondarsi di amici

Nell'intervista il regista ha raccontato, inoltre, di essere riuscito a rimanere "in piedi" soprattutto grazie al suo lavoro e ai suoi amici che sono stati fondamentali mentre si trovava in difficoltà e che la sua nuova terapia è attorniarsi soltanto di persone che gli vogliono davvero bene.

Alcune delle quali, infatti, non hanno mai messo in dubbio la sua innocenza, come anche il suo amico Paolo Ruffini che gli è stato vicino nell'ultimo periodo e che gli ha insegnato il concetto di "resilienza"; ossia imparare a trasformare un evento negativo in un'esperienza positiva, senza demoralizzarsi mai davanti a problemi che inizialmente sembrano non trovare alcuna uscita, poiché tutto può cambiare in meglio.