Quando Il Trono di Spade andò in onda la prima volta negli Stati Uniti era il 17 aprile 2011 e soltanto 2.2 milioni di spettatori guardarono il primo episodio, specialmente i lettori della saga 'Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco' di George R.R. Martin. Chi avrebbe mai immaginato che nel giro di otto anni la serie fantasy sarebbe diventata un evento televisivo seguito - soltanto negli Stati Uniti - da 12 milioni di spettatori.

È difficile spiegare come Il Trono di Spade sia diventato un fenomeno mediatico da isteria collettiva, generando un business di smisurate proporzioni.

Quest'anno è stato l'anno del gran finale, dopo otto stagioni, 73 episodi e una miriade di defunti. Oggi possiamo finalmente dire 'è finito', ma l'ottava stagione per troppi spettatori e critici non è stata all'altezza del suo compito, quello di concludere l'epica saga che ha affascinato il mondo. Forse il compito degli autori era gravoso e le aspettative esagerate, ma quel che ci rimane oggi è un finale amaro, specialmente per Daenerys e Jon. Questa coppia è nata in fretta e si è dissolta in poco tempo per volere degli autori che hanno reso la Regina dei Draghi ossessionata dal potere e disposta a tutto. Vediamo di riassumere cosa è accaduto nel finale andato in onda ieri anche in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti.

Il Trono di Spade, nel finale il destino di Daenerys accecata dall'ambizione

Nel sesto ed ultimo episodio de Il Trono di Spade che conclude la serie vediamo Daenerys, dopo aver distrutto Approdo del Re, ammirare la devastazione che lei stessa ha provocato. Con Drogon dietro, la donna diventa davvero la Madre dei Draghi con le ali nere che le spuntano sulla schiena.

Daenerys entra nella sala del Trono per il quale si è spinta troppo oltre. Prima di potersi sedere come Regina arriva Jon Snow che, dopo aver parlato con Tyrion imprigionato per tradimento, va da lei per parlarle cercando un ravvedimento, ma senza ottenere risultati. Jon la abbraccia, la bacia e la pugnala dicendole che sarà per sempre la sua regina.

Drogon arriva, si avvicina al cadavere della madre, brucia il trono di spade e vola via con lei. Jon viene fatto prigioniero ed è accusato di regicidio. Mentre Sansa giunge ad Approdo del Re con Arya, Bran e migliaia di uomini per salvare Jon e Tyrion, i lord e le lady di Westeros sono riuniti per eleggere il Re. Tyrion convince quasi tutti che Bran lo Spezzato sia la scelta migliore.

La conclusione de Il Trono di Spade: Bran è Re e Jon ritorna tra i Guardiani della Notte

Bran nomina Tyrion suo consigliere e condanna Jon Snow alla Barriera. Deve, perciò, ritornare tra i Guardiani della Notte, costretto a condurre una vita senza amore e gloria. Sansa dichiara l'indipendenza di Grande Inverno e viene eletta Regina del Nord mentre Arya decide di partire per scoprire cosa c'è ad ovest di Westeros.

Nelle scene finali Jon si unisce a Tormund e al suo metalupo Spettro e conduce il Popolo Libero al di là della Barriera dove, passata la minaccia degli Estranei, la neve ormai sciolta ci dice che l'inverno è terminato. Si conclude così Il Trono di Spade, con la sensazione che un sipario nero sia calato su tutti i personaggi, lasciando i telespettatori più basiti che soddisfatti.