La terza stagione della serie televisiva 'Rocco Schiavone' ha avuto inizio mercoledì 2 ottobre e sta riuscendo a mantenere un buon livello di ascolti, sulla scia delle precedenti annate. Le anticipazioni dell'appuntamento di mercoledì 16 ottobre svelano che cominceranno delle indagini intorno alla morte di un uomo, dopo che è stato ritrovato il corpo privo di vita di Romano Favre. Si scoprirà che la vittima è morta dopo aver ricevuto due pugnalate, di cui una al fegato e un'altra alla gola.

Gli indizi fondamentali per risolvere il caso sulla morte della vittima

Il commissario Schiavone deciderà di recarsi sul posto per sapere la verità intorno a questo crimine. Si andrà alla ricerca delle prove per scoprire cosa sia accaduto al punto da portare alla morte di una persona. Sarà il ritrovamento di un cellulare a rendere più veloce l'andamento delle indagini. Ci sarà un'altra pista da seguire che permetterà di poter risolvere nel più veloce tempo possibile questo caso complicato. Uno degli elementi che potrebbe essere fondamentale si ritrova nella portafinestra, dove saranno evidenti i segni dello scasso.

Il ritrovamento di uno scontrino diventerà l'indizio più importante per arrivare alla conclusione dell'indagine, in quanto dietro al pezzo di carta sarà nascosto un enigma, sul quale Favre aveva scritto tre lettere, mentre sul retro si troverà una scritta non leggibile.

Rocco si troverà alle prese con una fiche del casinò che renderà più fitto il mistero e questa carta è stretta nel corpo della vittima.

L'importanza dell'ambientazione

Potrebbe trattarsi di un'indicazione fondamentale per comprendere su quale direzione far proseguire le indagini. Il segreto del successo della fiction Rocco Schiavone è legato anche alla location, in quanto l'ambientazione dà maggiore linfa alla Serie TV.

Si tratta di un elemento che questo prodotto televisivo ha in comune con 'Un passo dal cielo' e 'Imma Tataranni-sostituto procuratore'. Quest’osservazione è confermata da Massimo Spada che ha fatto notare l'influenza del posto in cui è stata girata la fiction. Sono queste le parole del regista: "L'ambientazione tra le montagne innevate e non della Val D'Aosta, ingrediente a mio modo di vedere fondamentale per Rocco e stimolante per noi che siamo stati chiamati a creare il mondo in cui farlo muovere".

Sono arrivate anche le parole del regista Massimo Spada che ha sottolineato l'importanza di lavorare con gli attori e si è detto contento del lavoro svolto e delle sue scelte. L'attenzione al cast è stata un fattore determinante perché ha permesso a Marco Giallini di avere maggiore libertà aumentando il livello qualitativo della recitazione.