Nel 2012 Inoki dissò Gué Pequeno con il brano 'Baciami Il C... (Polifemo Diss)', un diss che riuscì ad ottenere notevole visibilità nella scena Rap e tutt'ora viene spesso citato dai cultori del genere nonché, ovviamente, dai vari detrattori di Gué Pequeno.

Nonostante ciò il Ragazzo d'Oro del rap italiano non ha mai ritenuto opportuno replicare al popolare collega ed ex amico, almeno sul beat. L'unica parziale risposta ad Inoki è arrivata nel corso di un'intervista realizzata qualche anno dopo, durante cui il rapper era stato interpellato relativamente alla scelta di non rispondere al dissing.

Inoki: 'Contro di me perderai sempre 5-0'

"Rispondere a Inoki? Sarebbe come se il Milan giocasse contro la Nocerina", aveva sentenziato all'epoca Gué Pequeno. Un messaggio tanto breve quanto incisivo, entrato poi nell'immaginario del rap italiano, almeno quanto il diss di Inoki.

Quest'ultimo, durante alcune Instagram Stories realizzate nel pomeriggio di oggi, 29 gennaio 2020, è tornato sulla questione, citando proprio il paragone calcistico fatto dal collega. Queste le parole di Inoki, arrivate dopo una critica al Milan per il mancato minuto di raccoglimento dopo la morte di Kobe Bryant:

"Comunque a Gué Pequeno gli voglio bene, ma visto che sei milanista... Quando ti ho fatto il dissing, facendo rap, non hai saputo rispondere.

Hai risposto dicendo che tu eri il Milan ed io la Nocerina. Ti voglio dire una cosa, se tu sei il Milan, io sono l'Atalanta, da sempre, sempre alle ginocchia, forza Atalanta e Milan me..., da me prenderai sempre un 5-0, in casa e in trasferta.

Inoki su Kobe Bryant: 'Amava l'Italia perché ci ha passato solo l'infanzia, sarebbe stato trattato da extra-comunitario'

Poco dopo il rapper è tornato sul discorso con cui aveva iniziato la serie di stories diffuse nel pomeriggio di oggi, relativo al mancato minuto di silenzio prima dell'ultima partita del Milan in casa. Inoki ha tenuto inoltre a precisare come, secondo il suo punto di vista, il risaputo amore di Kobe Bryant per l'Italia sarebbe consequenziale al fatto che il campione americano ha speso nel bel paese soltanto l'infanzia e parte dell'adolescenza, mentre se avesse vissuto in Italia anche durante l'età adulta, con ogni probabilità avrebbe avuto un'altra opinione.

Queste le parole di Inoki: "Kobe amava l'Italia perché ci ha passato solo l'infanzia, se ci avesse giocato a basket in Italia, fidati che l'avrebbe odiata, perché in Italia non c'è meritocrazia, c'è la me,..crazia. Un campione come lui in Italia, purtroppo, sarebbe stato trattato da extra-comunitario, come ci insegna Salvini, anche se pure lui ha fatto un post per Kobe Bryant.

Kobe, per fortuna dell'Italia, ha visto solo la parte bella, la parte umanitaria, ma se avesse vissuto anche la parte lavorativa, la parte sportiva o professionistica, avrebbe capito che in Italia vanno avanti solo le me..., mentre la gente vera deve sputare sangue".