Barbara D'urso ha fatto infuriare la Polizia penitenziaria. Nel corso della puntata di lunedì scorso di Pomeriggio Cinque, subito dopo le gravissime sommosse che si sono verificate in 27 carceri italiane, la conduttrice ha detto di portare nel cuore i detenuti e le loro famiglie.
I reclusi avevano inscenato violente proteste dopo i provvedimenti presi dal Governo per contenere il contagio da Coronavirus. Le parole di Barbara D'Urso hanno suscitato l'indignazione degli agenti di polizia carceraria. Contro la D'Urso anche il consigliere regionale campano, Francesco Emilio Borrelli.
Barbara D'Urso, le sue parole a Pomeriggio Cinque
"Abbraccio tutti i carcerati, abbraccio anche i loro parenti e mi metto nei loro cuori”: così, Barbara D’Urso durante la puntata di lunedì scorso di Pomeriggio Cinque. Ha espresso solidarietà e sostegno ai detenuti, dopo che alcuni di loro avevano partecipato alla rivolta in alcune carceri del Paese, da Nord a Sud. Ci sono stati momenti di altissima tensione perché sono state devastate parti di alcune strutture carcerarie, è stato difficile riportare la situazione a una relativa calma e purtroppo si sono registrati 12 decessi per abuso di farmaci.
I motivi delle rivolte sono stati gli stessi in tutti gli istituti di pena: richiesta di amnistia, paura del contagio da coronavirus, protesta perché le misure varate dal Governo per combattere l’emergenza sanitaria comprendono anche una serie di restrizioni ai colloqui con parenti e difensori.
A fronte di questa situazione di grande tensione, le pubbliche dichiarazioni di Barbara D'Urso hanno indignato gli agenti di Polizia penitenziaria, in quei giorni in campo per ripristinare l'ordine.
Barbara D'urso, lettera di un agente di Polizia penitenziaria
"Lei ha rovinato la nostra immagine e professionalità in un momento in cui avremmo, invece, bisogno di supporto”: parole sentite e crude, quelle che ha scritto indignato a Barbara D'Urso l'agente scelto di Polizia penitenziaria, Antonino Di Lauro.
Per poi aggiungere che evidentemente la conduttrice ignora che il Corpo della Polizia penitenziaria vive una situazione di enorme criticità dovuta alla mancanza di personale, tra estreme difficoltà all’interno degli istituti per gestire i detenuti. Il poliziotto penitenziario ha protestato perché le parole della D'Urso disconoscono il lavoro che gli agenti fanno nelle carceri e i rischi che corrono.
Ma la sua non è stata l'unica reazione indignata.
Barbara D'Urso, scontro con Donato Capece
Dopo aver preso atto che le sue frasi hanno provocato uno 'tsunami', Barbara D'urso ha cercato di correre ai ripari, ma forse il rimedio è stato peggiore del male. Nella puntata di ieri di Pomeriggio Cinque ha chiesto scusa alla Polizia penitenziaria ed ha invitato in collegamento Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo della Polizia penitenziaria. Capece ha però criticato aspramente la conduttrice, tacciandola d'ignoranza
"Noi siamo degli eroi sconosciuti, degli eroi silenziosi. Noi permettiamo ai cittadini di vivere in serenità. Quando lei manda un messaggio dicendo che i detenuti sono nel suo cuore io, umile servitore dello Stato, le domando quale ruolo ho nel suo cuore o nella sua trasmissione.
Ecco perché le dico che lei ci deve delle scuse", ha detto Capece, sottolineando che le guardie carcerarie, secondo la definizione data dalla D'Urso, non esistono. Esistono gli agenti di Polizia penitenziaria che sono servitori dello Stato a cui la D'Urso avrebbe tolto la dignità.
La conduttrice, piuttosto seccata, ha replicato chiedendo "umilmente scusa" anche per aver chiamato gli agenti "guardie carcerarie". Ha riferito che da 12 anni porta nel cuore la categoria, per poi manifestare livore. Ha accusato Capece di essere venuto a far polemica, di aver imparato un discorso a memoria perché lei aveva chiesto scusa dall'inizio del collegamento. In un'altra lettera pubblicata su Facebook e poi rimossa, un agente di Polizia penitenziaria lanciava un appello a tutti a non schierarsi dalla parte sbagliata, modalità di cui si sarebbe resa colpevole la regina delle tv commerciali.
Ma anche non dare spago alla criminalità, come avrebbe fatto la D'Urso, contro cui combattono ogni giorno e che ha messo a rischio la vita di tutti in un momento di emergenza del Paese. "Lei si è schierata dalla parte di chi in questi giorni sta facendo piangere i nostri figli, i nostri coniugi: non sanno se rientreremo e quando", ha scritto.
Barbara D'urso, il post del consigliere regionale
Tra le reazioni indignate, anche quella di Francesco Emilio Borrelli, Consigliere regionale della Campania. Borrelli, in un post su Facebook, ha aspramente condannato Barbara D'Urso scrivendo: "Prima esalta e promuove il matrimonio tra un neomelodico e una vedova di camorra omettendo le loro vicende. Poi leva la parola in diretta a chi denuncia e combatte la camorra.
Adesso abbraccia pubblicamente e si mette nei cuori di tutti i carcerati che hanno commesso reati orrendi, causato grandi dolori e ultimamente devastato le carceri e aggredito la polizia penitenziaria. Io invece abbraccio le persone perbene, le vittime di delinquenti e camorristi e tutte le forze di polizia che svolgono il proprio dovere anche in momenti drammatici come questi".