Negli scorsi giorni le notizie sul Coronavirus sono arrivate, inevitabilmente, anche all'interno della casa del Grande Fratello VIP. Alfonso Signorini, in compagnia di Michele Cucuzza, ha così spiegato agli inquilini la situazione in cui versa l'Italia a causa dell'epidemia. Ai concorrenti è stato detto che gli italiani sono costretti a stare all'interno delle loro abitazioni e che le persone colpite dal virus sono ormai migliaia. Nella giornata di ieri, venerdì 13 marzo, Aristide si è però lasciato andare a delle frasi piene di luoghi comuni contro gli italiani: "Non hanno coscienza sociale".

Aristide: 'Che gli italiani abbiano risposto bene non è scontato, non siamo come i tedeschi'

Aristide, parlando nel giardino con Valeria Marini, si è lasciato andare a delle frasi senza dubbio fuori luogo vista la situazione di emergenza in cui versa il nostro Paese: "Gli italiani non hanno coscienza sociale. Se dici loro di stare a casa, questi escono. Non sono come i tedeschi. Con questa direttiva gli italiani stanno all'interno delle loro abitazioni e questo miglioramento non è scontato, perché gli italiani non sono come i tedeschi". A questo punto è intervenuta la Marini, che con un moto di patriottismo ha osannato i ricercatori italiani: "Se verrà scoperto un vaccino sarà grazie agli italiani, grandi ricercatori scientifici".

Tuttavia, però, Aristide non ha fatto passi indietro e ha continuato con la sua idea: "Noi italiani abbiamo i geni, ma a livello sociale siamo zero. Se tu dici agli italiani di stare a casa, loro non lo fanno. Questa volta invece lo stanno facendo, comportandosi come se fossero tedeschi". Frasi che nascondono un luogo comune e una generalizzazione che sicuramente non faranno piacere a tutti quegli italiani (fortunatamente la maggioranza) che stanno rispettando le disposizioni del governo.

Aristide: 'Il virus è una sindrome influenzale, a volte letale'

Aristide ha poi concluso il suo ragionamento osservando come, grazie alla tecnologia, è più semplice stare a casa: "Se gli italiani stanno in casa è perché, probabilmente, è maturato qualcosa. Questa è una bella cosa". A questo punto ha ripreso la parola Valeria Marini, che ha riferito allo studioso che circola la voce (priva di fondamento) che il virus sia stato creato in laboratorio: "Prima di entrare qui dentro, circolava la voce che il virus fosse uscito da qualche laboratorio".

A questo punto la regia ha deciso di togliere prontamente l'inquadratura, censurando di fatto il discorso. Più tardi Aristide è tornato sull'argomento riferendo delle frasi (improbabili) che gli autori gli avrebbero rivolto in confessionale: "Mi hanno detto che gli italiani stanno a casa e che grazie a questo sta diminuendo il numero dei contagiati e dei morti". Cosa che, purtroppo, non è vera: al momento i morti e i contagi continuano a salire e per vedere gli effetti dei nuovi provvedimenti occorreranno delle settimane. Infine, Aristide ha glissato banalizzando gli effetti del virus: "In fondo questo virus è solo una banale influenza, che solo a volte è letale". Una frase, quest'ultima, che va contro le opinioni della stragrande maggioranza degli studiosi che hanno ripetutamente escluso ogni paragone tra l'influenza stagionale e il Covid-19.