La questione riguardante il cambiamento di orario della messa in onda della soap Un Posto al Sole sarà la questione principale del prossimo Consiglio di Amministrazione Rai che si terrà il prossimo 27 ottobre. Attualmente la soap va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 20:40 circa, ma molto probabilmente la situazione potrebbe cambiare. Pare che inizialmente volessero collocarla alle 18:30, ma questa prima ipotesi sta lasciando ampio spazio a un'altra che prevede la sua collocazione alle 20:10. Non è da escludere, però, che la soap vada in onda alla solita ora, ma con uno spostamento di canale: su Rai 2.

La mobilitazione dei fan di Un Posto al Sole

Moltissimi dei fan della soap partenopea si sono mobilitati per attirare l'attenzione dei vertici Rai in merito al possibile cambio d'orario della messa in onda. Sono state moltissime le petizioni online, le proteste tramite i social e perfino le reazioni degli attori innescate da un appello di un gruppo di intellettuali capitanati da Maurizio De Giovanni.

I fan hanno tirato un sospiro di sollievo quando è tramontata l'ipotesi del passaggio della soap nelle ore pomeridiane. Si discute ancora sulla messa in onda sulla stessa rete alle ore 20:10, ma non è escluso ancora del tutto il passaggio della stessa su Rai 2. La decisione è nelle mani dei vertici dell'azienda.

Sarà il neo amministratore delegato Carlo Fuortes a decidere sul da farsi nel prossimo Cda. Alla base della decisione del neo amministratore di cambiare la collocazione di Un posto al sole c'è la sua idea di voler marchiare i palinsesti facendo spazio a un programma di informazione che possa fa concorrenza a quello in onda su La7 e condotto da Lilli Gruber, "Otto e Mezzo".

La scelta di collocare al suo posto Lucia Annunziata è dovuta proprio a questo, innalzare i punti di share attraverso i racconti di una professionista già consolidata.

Tutto questo per seguire la strategia che i nuovi vertici Rai vogliono utilizzare per dare un ulteriore slancio alla rete. L'idea di fondo è quella di collocare su Rai 1 una tv generalista, su Rai 2 una tv di intrattenimento e Rai 3 una tv di informazione.

Nei prossimi mesi ci sarà un cambiamento radicale, non ci saranno più direttori di rete, ma di genere, ci sarà quindi un direttore per l'intrattenimento, uno per il prime time, uno per i documentari e così via.

La posizione dei sindacati

Anche i sindacati si sono mobilitati alla notizia del cambiamento di orario della messa in onda di Upas. Le segreterie territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Fnc Informazione, Snater, insieme con la Rsu, la Rappresentanza Sindacale Unitaria del CPTV Rai di Napoli, si stanno mobilitando contro questo probabile cambiamento, considerato il quasi certo e drastico calo di ascolti che provocherebbe. Questo nuovo assetto potrebbe inoltre incidere in maniera molto violenta anche sul lavoro del Centro di Produzione della soap partenopea.

I sindacati che si sono messi in moto, in una nota, hanno dichiarato che questa è: "Una decisione scellerata che, se fosse intrapresa, assesterebbe un colpo fatale al sito produttivo partenopeo già profondamente in crisi, per le chiare conseguenze che ne scaturirebbero in termini di ascolti".