Le puntate di Un posto al sole, attualmente in onda, si stanno addentrando nel passato di Palazzo Palladini aggiungendo alcuni dettagli che non erano mai stati svelati prima agli spettatori. Questa sorta di retcon potrebbe avere un forte impatto sulle trame attuali e future, anche se restano da capire ancora molti lati oscuri di questa vicenda.

Gli sceneggiatori stanno sapientemente dosando i vari indizi, al momento ad esempio è stato chiarito che l'anziana donna che Lia ha assistito si chiama Annamaria Rovere. Quest'ultima ha inoltre spiegato di essere stata salvata dall'eccidio degli ebrei nel 1943 grazie all'aiuto del conte Giorgio Palladini.

Restano però aperti alcuni dettagli molto importanti da chiarire, primo fra tutti il legame che unisce Lia e Annamaria.

La storia d'amore tra Giacomo Palladini e Rebecca

Nella puntata del 27 gennaio del 2022 in occasione del giorno della memoria, Un posto al sole mandò in onda una puntata speciale. Fu in quell'occasione che venne presentata agli spettatori la storia della famiglia ebrea salvata dal conte Giorgio Palladini.

L'attenzione si spostò però in particolare su due giovani: uno era il figlio del conte Giorgio, quello che gli spettatori di Un posto al sole conoscono bene come Giacomo Palladini, padre di Anna Boschi e zio di Tancredi Palladini, morto nella prima puntata, e l'altra era un giovane ragazza ebrea di nome Rebecca.

I due sembravano guardarsi con uno sguardo triste, segno che ci fosse una speciale unione tra loro.

Per quanto non vi sia la conferma è lecito pensare che Rebecca sia la madre di Annamaria, mentre si può solo teorizzare che Giacomo abbia avuto una storia d'amore con lei. Se così fosse la donna sarebbe a tutti gli effetti una legittima erede dell'impero dei Palladini nonché sorellastra di Anna Boschi.

Il rapporto che lega Lia e Annamaria

La sequenza che vede Lia (Giuliana Vigogna) e Anna Maria Rovere (Valeria Vitti) parlare tra loro ha fornito molti dettagli interessanti ma non ha svelato in che rapporto siano le due donne. Va detto subito che l'attuale governante di casa Ferri non si rivolge mai alla donna chiamandola per nome o con qualche appellativo.

Se l'avesse chiamata signora o nonna, tutto sarebbe risultato semplice, ma gli sceneggiatori non hanno voluto lasciare nulla al caso. Altro appunto: Lia non indossa un camice né una divisa da governante che l'avrebbe subito identificata.

Stabilito questo si può provare a considerare l'approccio con cui Lia si rivolge all'anziana signora. La giovane sembra molto rispettosa ma non ha mai usato né il tu né il lei. Si nota una certa empatia ma di sicuro non eccessiva, anche questo però non è molto di aiuto.

In breve Lia potrebbe essere la badante di Annamaria così come una parente. Nell'ultimo caso, considerata l'età e l'approccio, facile ipotizzare ad una nipote più che una figlia. Se questo venisse confermato si aprirebbero nuove trame dall'esito imprevedibile.

Lia potrebbe essere un'erede dell'impero Palladini

Dando per buono quello che finora ha raccontato Lia, la giovane sarebbe solo la badante di Annamaria Rovere. Alla sua morte la ragazza avrebbe poi cercato un nuovo impiego a Napoli trovato poi a Palazzo Palladini. Da qui in poi iniziano però le prime bugie, è ormai certo che la ragazza non si sia imbattuta per caso in questo lavoro. Considerati gli ultimi eventi risulta evidente che Lia stesse cercando un modo lecito per curiosare all'interno di Palazzo Palladini e quale occasione migliore che fare la governate nell'appartamento di Roberto Ferri?

Se però Lia fosse invece una nipote di Annamaria questo avrebbe conseguenze importanti sulle trame. Lia sarebbe un'erede dell'impero Palladini e potrebbe avanzare delle richieste, ma per scoprirlo occorrerà però attendere i prossimi giorni.