Doveva essere il giorno della chiusura della protesta: il 13 dicembre 2013 era il termine ultimo fissato dagli organizzatori dello sciopero dei Forconi nei giorni precedenti il suo inizio. Ora sembra tutto cambiato e l'invito ad andare avanti ad oltranza sembra confermato, soprattutto visti il grande successo che l'evento ha riscosso in tutto il Paese.

Con l'approssimarsi del week end si fa sempre più concreta l'ipotesi di un trasferimento in massa a Roma da parte di tutte le persone presenti in questi giorni nelle piazze italiane: ma le ultime notizie sembrano mettere in discussione l'evento.

Durante la trasmissione di La 7 Servizio Pubblico, alla quale hanno partecipato anche Lucio Chiavegato e Mariano Ferro, si è parlato delle prossime evoluzioni che potrebbe avere la contestazione. In particolare Ferro ha avuto modo di formulare le proprie richieste, con lo spauracchio di una manifestazione tsunami a Roma, probabilmente per domenica 15 dicembre: 'Attendiamo le mosse dell'esecutivo: se non avete risposte per gli imprenditori e per i cittadini - ha sentenziato Ferro nei confronti di Renato Brunetta, uno degli ospiti della serata - non fatevi mandar via in malo modo: fatelo voi con dignità e con umiltà. Noi siamo disponibili a dialogare: qualora ci dovessero essere segnali di apertura e e il Governo riesca a dare risposte immediate alle tante problematiche che interessano gli italiani, la 'marcia su Roma' verrà annullata.

Intanto presidi e blocchi in autostrada continuano ad imperversare lungo la Penisola: come si legge sul sito di Autostrade.it, pur mantenendo il regolare scorrimento del traffico, anche per il 13 dicembre 2013 sono stati segnalati presidi sulla A1 Milano-Napoli a Melegnano, all'uscita di Parma ed in entrata a Ceprano, sulla A13 Bologna-Padova in uscita a Padova Industriale e sulla A27 Venezia-Belluno in uscita a Treviso sud e a Conegliano Veneto sull'A28 Portogruaro-Pordenone.