Passare le vacanze di Pasqua in Sardegna, tra spiagge incontaminate e mare, una montagna selvaggia e un' archeologia pressoché onnipresente, significa godersi quest'isola in totale relax, lontano dal caos e dalla calura estivi. Durante il periodo di Pasqua, in molti centri dell'isola, si svolgono i "Riti della Settimana Santa": rappresentazioni della passione e della crocifissione di Cristo, che raggiungono il pathos più alto il giorno di Pasqua quando si racconta la resurrezione. Questi riti, che hanno avuto inizio durante la dominazione spagnola in Sardegna, si svolgono in tutta l'isola e coinvolgono l'intera comunità, che partecipa in maniera attiva.

Una vacanza di Pasqua in Sardegna è l'ideale anche per ammirare le bellezze che questa terra offre, scegliendo tra mare, montagna e archeologia.

Mare

Da nord a sud, il mare e le spiagge della Sardegna sono uno spettacolo per gli occhi. L'arcipelago della Maddalena offre spiagge incantevoli, come quella del Relitto a Caprera e isolotti incontaminati come Spargi e Budelli. Non ha bisogno di presentazioni la Costa Smeralda, meta di vip, che durante la Pasqua è ancora semi deserta e quindi molto più apprezzabile. La costa est continua con le spiagge di Porto Istana, Cala Brandinchi (nota come Tahiti) e poi La Cinta e L'Isuledda di San Teodoro. Scendendo più a sud, dopo Cala Gonone e la famosa grotta del Bue Marino, arriviamo in Ogliastra, terra delle Rocce Rosse e delle incantevoli Cala Mariolu, Cala Sisine e Cala Luna.

Proseguendo, arriviamo a Costa Rei e Villasimius e infine giungiamo a Cagliari. Ancora più giù troviamo Pula, Capo Spartivento e Capo Teulada, la cui bellezza lascia senza fiato. Risalendo verso ovest, le isole di San Pietro e Sant'Antioco offrono, oltre a un mare mozzafiato, interessanti zone archeologiche. La marina di Arbus, verso Oristano, con le dune di Piscinas e gli antichi villaggi minerari, saranno una tappa apprezzata da chi ama l'archeologia industriale.

Anche il Sinis, con capolavori della natura come S'Archittu e Is Arutas non deluderanno i viaggiatori. Dopo Bosa, si giunge ad Alghero con le spiagge del Lazzaretto, delle Bombarde e con il parco dell'isola dell'Asinara. Infine si giunge a Castelsardo, un luogo dove il mare fa da sfondo a un paese ricco di storia e tradizioni.

Montagna

In Sardegna la montagna è sinonimo di selvaggio: Gennargentu e Supramonte, luoghi incontaminati dove, le tradizioni sono mantenute inalterate. Tra i paesi che meritano una visita, sono sicuramente da segnalare: Fonni sul Bruncuspina, Orgosolo(famoso nel mondo per i suoi murales) Galtellì(dove Grazia Deledda ha ambientato "Canne al Vento") e Tonara, che proprio a Pasquetta organizza la sagra del torrone.

Archeologia

L'archeologia in Sardegna è associata ai nuraghi. Tra i circa 7 mila sparsi nell'isola, meritano una visita la reggia nuragica Su Nuraxi(Barumini), il nuraghe Santu Antine(Torralba) e la Prisgiona(Arzachena); numerose anche le tombe dei giganti e le domus de janas.

Chi ama l'archeologia non può non visitare il sito fenicio-punico di Tharros, le rovine di Nora e il tempio di Anthas a Fluminimaggiore.

Dai porti e dagli aeroporti dell'isola, sono facilmente raggiungibili le strutture ricettive; la scelta è ampia: si può optare per hotel, B&B e, per chi ama la pace,  per gli alberghi diffusi.