È venuto sin quassù, alle pendici del Monte Stella, per studiarle il Maestro Roberto De Simone, appassionato cultore di antropologia musicale. Di come, perché e quando nasce una musica, per una ragione di profondo innamoramento. Quelle voci che si intrecciano sole, senza musica, in un'armonia straziante e dolorosa, come la Passione. Siamo nella Settimana Santa. Nel Cilento, in provincia di Salerno il rito delle congreghe è antico, medioevale, ma la gente lo vede come proprio, d'attualità.

I passi lenti dei confratelli, che arrivano in tante chiesette di paese sono come un segnale per la cittadinanza che è il momento di riflettere, fare silenzio, pregare.

Dopo si penserà a mangiare le pastiere di grano, le pizze di riso e il capretto a Pasqua. Adesso è il momento della penitenza e della processione delle confraternite che si svolge negli ultimi giorni della Settimana Santa. Da Pollica a Cannalonga, da Ceraso a Vallo della Lucania, ma a anche San Mauro La Bruca, Prignano, Fornelli, San Biase, Perdifumo, Cardile, Caprioli, Gioi, Agnone, S. Maria di Castellabate e Stella Cilento. Sono tanti i confratelli che, con veste bianca e mantellina colorata di rosso, azzurro, nero oppure giallo, si incontrano per andare nelle chiese della "Reposizione". Lì il Signore morto è adagiato, tra steli di grano messo a germogliare. Una vita che cerca altra vita.

Negli ultimi anni anche le donne, ad esempio nella storica cittadina di Novi Velia, hanno voluto partecipare alla funzione che commemora la visita al corpo del Signore.

Ma vi è un luogo simbolo della presenza delle congreghe, e cioè l'area del Monte Stella, nel Cilento antico. Alle falde del monte la tradizione risale al XIV secolo. Una delle più antiche di queste unioni di fedeli risiede nel comune di Sessa Cilento che vanta ben quattro congreghe. Questi pii sodalizi, fatti dai vecchi del paese, sino ai ragazzini, senza distinzione di classe, dall'analfabeta al farmacista al sindaco, nella Settimana Santa, compiono la loro visita all'altare una volta chiamato dei Sepolcri, dopo che i confratelli si sono radunati in una Peregrinazio da varie località.

Cantando antichi sermoni, lamenti non proprio comprensibili, compiono un intreccio circolare in processione. Guidati dal gonfalone, dalla croce e dalle altre insegne, si portano a visitare le chiese dei vari casali.