Ci troviamo ad agosto e mentre molti connazionali decidono di prendere un po' di fresco al mare cristallino del Salento ancora una volta meta principale dei turisti italiani e non solo, noi andiamo contro tendenza rimanendo a Roma per visitare in un itinerario esclusivo i luoghi che hanno avuto una rilevanza importante nella vita dell'imperatore Costantino.

Santa Croce in Gerusalemme

Nella cappella sotterranea della Basilica situata a pochi passi dal Laterano, c'è la statua dedicata alla Regina Elena, madre di Costantino. Elena era contraria alla conversione del figlio ma l'aver assistito alla resurrezione del toro che aveva sentito il nome di Cristo le fece cambiare idea.

Si recò in Terrasanta per partecipare ad una campagna di scavi sul Golgota che le consentì di scoprire tre croci, di cui una era quella che aveva visto il supplizio di Cristo. Elena pose un uomo morto su una delle tre croci e miracolosamente egli resuscitò: la croce fu presa, fu fatta a pezzi e fu inviata a Roma insieme ad altre reliquie tra cui i chiodi della Passione (uno dei quali verrà inserito all'interno della Corona Ferrea a Monza), una parte della croce di uno dei ladroni e soprattutto il Titulus Crucis sulla cui storicità si sta ancora studiando.

Battistero di San Giovanni

Il Battistero si trova al termine di via dell'Amba Aradam nel luogo degli attentati mafiosi nel 1993. Entrando in questa particolare struttura si nota l'episodio principale della vita di Costantino.

Prima della Battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio, Costantino vide in cielo uno squarcio di luce che disegnava il Crismon, il simbolo di Cristi con sotto scritto In Hoc Signo Vinces (Sotto questo segno vincerai). Ritenuto questo una benedizione di Dio, Costantino fece dipingere su tutti gli scudi il simbolo di Cristo come buon auspicio.

Costantino vinse nettamente la battaglia che vide la morte per affogamento nel Tevere di Massenzio. La pianta ottagonale vede al centro la fonte battesimale. All'interno della struttura c'è una statua di Silvestro, il "Papa di Costantino".

Oratorio di San Silvestro

Di particolare fascino e suggestione è la Basilica dei Santissimi Quattro Coronati, quattro scalpellini martiri per mano diDiocleziano.

Di enorme interesse è l'Oratorio di San Silvestro dove vi è un ciclo di affreschi che descrivono la Vita di Costantino e il suo rapporto con il Pontefice secondo quanto redatto nellaVita Costantini di Eusebio, suo biografo. La parete di ingresso vede Costantino colpito dalla lebbra. I medici imperiali avevano garantito una sua completa guarigione solamente se si fosse immerso in una vasca colma di sangue degli infanti. Questo scatenò le ire delle madri che tentarono di opporsi.

Una notte Costantino sognò due figure di santi che gli consigliarono di rivolgersi a Papa Silvestro che dimorava sul monte Soratte per scappare alle persecuzioni imperiali. Costantino decise di mandare tre messi imperiali dal pontefice, in una simbologia molto particolare.

Se si vede il dipinto notiamo anche una stella polare in un'atmosfera che ricorda la nascita di Cristo. Silvestro decide di rientrare a Roma e mostra a Costantino le effigi di Pietro e Paolo scatenando l'emozione dell'Imperatoreche riconosce le due figure. Costantino si fa battezzare dal pontefice e miracolosamente guarisce. D'ora in poi la vita di Costantino è interamente dedicata al Cristianesimo: addirittura è Costantino stesso a rendere omaggio a Silvestro accompagnandolo a Roma. D'altronde la santità di Silvestro aveva raggiunto l'acme durante l'episodio del toro resuscitato dopo aver ascoltato la parola Cristo. Il ciclo di affreschi, che sarà alla base della Donazione di Costantino ritenuta falsa nel 1440 da Lorenzo Valla, termina con l'uccisione di Silvestro del drago che stava terrorizzandoil popolo romano.

È un tour esclusivo e molto particolare che vi porterà nei meandri più intimi della nostra cultura. Approfittatene prima del grande esodo che tornerà a ripopolare la Capitale!