Se siete alla ricerca di tesori nascostivi consiglio la visita a Civita di Bagnoregio, un borgo abitato soltanto da una decina di persone, costruito sopra una collina di materiale tufaceo e lavico che, lentamente ma inesorabilmente, si sgretola condannando il paese stesso alla distruzione. E’ questa Civita di Bagnoregio, cittadina laziale in provincia di Viterbo. Lo scrittore Bonaventura Tecchi la chiamò: “la città che muore” e da allora quel nome gli è rimasto.

Il borgo

Civita di Bagnoregio è situata nella valle dei calanchi fra il lago di Bolsena e la valle del Tevere a 30 km da Viterbo.

Costruita dagli Etruschi più di 2500 anni fa, il borgo ancora oggi mantiene intatto il suo fascino bimillenario. Arrivando a Civita si nota subito il particolare paesaggio della valle; colline senza vegetazione mostrano i nudi fianchi erosi dall'azione della pioggia e dal vento che si stagliano contro il cielo sottili come lame di coltello. Civita si trova qui, appollaiata su una collina come dentro a un nido. Per arrivare all'abitato un tempo si percorreva la strada che, serpeggiando lungo la collina, saliva fino al borgo. A causa di erosioni e terremoti oggi questa strada non esiste più, e per arrivare a Civita occorre percorrere un lungo ponte pedonale in cemento, costruito nel 1965, e che contrasta non poco con la bellezza del luogo.

Arrivati alla fine del ponte si entra nel Borgo, dalla porta di Santa Maria o della Cava. Varcata la porta si ha la sensazione di essere arrivati in un luogo unico, dove il tempo si è fermato. Se visitate Civita in un periodo di scarso turismo, la prima cosa che vi colpirà sarà il silenzio che regna sovrano su tutto il paese.

Passeggiate fra le vie e le case e sarà come fare un salto nella storia. La struttura del paese è di origine etrusca, divisa in cardi e decumani secondo l’uso etrusco e poi ripreso dai romani; l’architettura delle case e dei palazzi è medioevale e rinascimentale. Anche se numerosi terremoti hanno colpito la zona dal 1450 a quello più terribile del 1738, la città ha saputo sempre resistere a queste calamità naturali.

Cosa vedere

Piazza della Cattedrale è la principale del paese; qui è stata edificata la chiesa di San Nicola; all'interno conserva oggetti artistici importanti come la Bibbia del XII secolo in pergamena miniata, forse appartenente a S. Bonaventura, e la teca in argento a forma di braccio benedicente nella quale si conservano le reliquie del Santo. Da vedere anche la Chiesa romanico-gotica dell’Annunziata, affiancata da uno slanciato campanile del 1735 e ricca di opere pittoriche. Notevoli il chiostro realizzato nel 1524 su disegno dell’architetto Michele Sammicheli e il pozzo centrale del 1604, opera di Ippolito Scalza.I palazzi rinascimentali delle famiglie nobili dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni, si impongono nelle viuzze con le tipiche case basse con balconcini e scalette esterne dette “profferli”, caratteristiche dell’architettura viterbese del medioevo.

Passeggiando per le viuzze di Civita si incontrano visitatori che camminano assorti, in quella strana atmosfera magica di paese semi abbandonato, scoprendo fra i muri di tufo dorato angoli di giardini lussureggianti.Si arriva poi al Belvedere, balcone naturale sul bordo dello strapiombo, ideale per fotografare il paesaggio irreale dei calanchi argillosi, con i loro colori tetri che contrastano con quelli dorati del tufo. In conclusione, se volete fare unapausa dalle giornate in spiaggia, Civita vi aspetta con tutto il suo fascino.

Informazioni

Civita è situata a circa 1 Km da Bagnoregio, (uscita al casello di Orvieto, prendere per Castiglione Teverina) ed è visitabile sempre e gratuitamente. Sia Bagnoregio che Civita stessa offrono diverse strutture Ricettive e di Ristorazione.

Da ricordare però che Civita, è accessibile solo a piedi e dal parcheggio più vicino ci sono circa 300 metri da percorrere in salita. Sia a Bagnoregio sia nella stessa Civita potete trovare punti di ristoro e bed & breakfast.