Il labirinto è una struttura costruita non solo per intrappolare il mitologico Minotauro, ma anche per favorire la meditazione e la ricerca spirituale di cui è rappresentazione. La Chiesa cristiana ha ripreso il labirinto dalla cultura romana e durante il medioevo numerosi labirinti hanno iniziato a fare la loro apparizione nelle cattedrali, il più famoso quello sul pavimento della Cattedrale di chartres. Il loro scopo ufficiale era di servire da percorso simbolico per chi non poteva compiere il pellegrinaggio a Gerusalemme. Al giorno d’oggi i labirinti delle cattedrali vengono spesso utilizzati da credenti di fedi diverse e anche da non credenti come veri e propri percorsi di meditazione.

Il mito del Labirinto

Il labirinto più famoso che tutti noi conosciamo è quello di Knosso, costruito da Dedalo, di cui non si è mai trovata traccia. Serviva a intrappolare il Minotauro, mostro mitologico dalla testa di Toro. Nella leggenda Teseo, aiutato da Arianna che gli fece dono di un filo per ritrovare sempre la via, uccise il Minotauro.

La storia del Labirinto

Nei racconti, il labirinto Knosso sembrava avere una pianta con molti percorsi intersecanti e tanti vicoli ciechi. Monete datate attorno al 400 a.C., mostrano invece un labirinto con un sentiero singolo che si snoda in un quadrato che conduce verso il centro.

Sarà questo modello a senso unico ad essere utilizzato nel medioevo (Cattedrale di Chartres) e ricostruito in tempi contemporanei, nella Grace Cathedral a San Francisco, dove il percorso è diviso in tre fasi spirituali:

  • Purificazione, quando inoltrandosi nel percorso si lasciano andare le esperienze della vita quotidiana per inoltrarsi in se stessi. Si lasciano andare pensieri e distrazioni, per aprire la mente e il cuore.
  • Illuminazione, quando si raggiunge il centro del labirinto. Ci si sofferma quanto lo si desidera, si può meditare o pregare. E ricevere ciò che ci attende al centro del labirinto.
  • Ritorno, quando si segue il sentiero a ritroso, si rimettono le forze che abbiamo toccato al centro, il nostro potere interiore, di nuovo al lavoro nel mondo, portando fuori non solo potere, forza guaritrice e ispirazione per noi, ma anche per gli altri.

Nel mondo

Oltre il labirinto medievale della cattedrale di Chartres, in Francia, e quello della Grace Cathedral di San Francisco, ce ne sono altri, eccone alcuni visitabili.

Cattedrale di Amiens (Francia): costruito durante il XIII secolo, è il secondo per grandezza nel paese.

San Quentin (Francia): nell’omonima basilica è stato deposto alla fine del 1400.

Labirinto del Minotauro, Conímbriga, Portogallo: si tratta di un mosaico romano

In Italia

Il modello di riferimento italiano è invece il modello a incroci multipli,che si diffonde nelle ville rinascimentali come un gioco.

Donna Fugata (Ragusa) – labirinto realizzato in pietra, uno deipiù imponenti di questo tipo.

Villa Giusti (Verona) – realizzato con le classiche siepi è uno dei più antichi d’Europa, anche se il tracciato è molto complesso.

Villa Lante (Bagnaia) – è parte di uno dei più bei parchi manieristici del XVI secolo.

Se invece volete trovare un labirinto “spirituale” stile Chartres dovrete recarvi nel portico della cattedrale di San Martino (Duomo di Lucca) in Toscana.

È inciso nel mezzo pilastro aderente al Campanile, quindi non certo percorribile se non con un dito. Se volete compiere invece un percorso più completo, in Italia è stato ricostruito un labirinto nell’area di Biella.

Un labirinto ricostruito

Si tratta del labirinto di pietra che si trova al Parco Arcobaleno di Masserano (BI) che ha circa una decina di anni e viene utilizzato come percorso spirituale e meditativo dalla localeAssociazione culturale Anticaquercia, in particolare due volte all’anno, in occasione della festa di Beltane a Maggio e l’Equinozio d’Autunno, quest’anno il 17 e 18 settembre, vengono organizzati dei veri e propri percorsi meditativi dai volontari dell’associazione. Il labirinto rimane visibile durante tutto l’anno.

Buon pellegrinaggio.