Non tutti sanno che Luché, oltre ed essere ormai da anni un rapper di primo piano nel sempre più variegato panorama della scena italiana, è anche un affermato imprenditore, sia in ambito streetwear, dove sta ottenendo ottimi risultati con il suo brand 'Black Friday', ma anche e soprattutto a livello culinario, è infatti titolare e socio di alcuni locali a Londra e New York.
L'incontro tra Luché e Piero Armenti, davanti a una diavola e una pizza senza glutine
Da buon napoletano Luché, che in questi giorni si trova proprio nella "Grande mela" per lavorare al suo prossimo album, ha cercato di portare il gusto della vera pizza napoletana all'estero.
Nel pomeriggio – italiano – di oggi il rapper ha ospitato nel suo locale di Brooklyn 'Bravi Ragazzi' un altro corregionale che è riuscito a fare fortuna a New York, ovvero il sempre più popolare Piero Armenti, giornalista giramondo e titolare dell'agenzia di Viaggi 'Il mio viaggio a New York', la cui pagina Facebook ha raggiunto ormai estrema popolarità, vanta infatti un seguito di oltre 1 milione e 200mila seguaci, costantemente in crescita.
Nel corso dell'incontro tra i due, Luché ha avuto modo di raccontare la sua visione gastronomico-imprenditoriale, nello specifico l'attività di 'Bravi Ragazzi' tra Londra e New York, queste le sue parole:
"Non vedevo l'ora di tornare a New York, mancavo da un anno, e questa è la mia città preferita in tutto il mondo.
Questo ristorante è mio, in società con Mike, che è la persona che lo manda avanti. E' una grandissima scommessa, che secondo me stiamo piano piano vincendo. Fare la pizza a Brooklyn è ancora più bello che farla a Napoli, perché qui si tratta di conquistare persone che non sanno niente della nostra cultura, per me è una sensazione stupenda quella di servire loro il nostro cibo e renderli felici".
Nella corso della chiacchierata tra i due – non si può evidentemente parlare di una vera e propria intervista - Luché ha svelato di essere intollerante al glutine, e di consumare quindi prevalentemente pizze senza glutine, specificando però di concedersi di tanti in tanto qualche eccezione.
La moda della pizza napoletana a Londra e New York: 'Gli inglesi mi venivano a chiedere informazioni sul lievito madre'
Successivamente Luché ha spiegato quello che potrebbe essere definito come il processo di 'brandizzazione' della vera pizza italiana in due delle principali metropoli mondiali come New York e Londra: "La pizza napoletana a Londra per un certo periodo è stata proprio la cosa più trendy – ha spiegato il rapper e imprenditore – per quanto riguarda cibo e ristorazione, roba che gli inglesi mi venivano a chiedere informazioni sul lievito madre, ad un certo punto erano diventati tutti esperti di pizza napoletana. Poi sono state aperte un sacco di pizzerie e l'interesse è sceso, è diventata una cosa un po' come il Kebab, nel senso che lo trovi ad ogni angolo. Qui mi sembra che stia succedendo più o meno la stessa cosa, le persone più interessate sono quelle che noi chiamiamo hipster".