Il restyling della Mutualità in Italia, rischia di mettere in ginocchio il prossimo campionato di Serie B: le scelte politiche potrebbero gravare pesantemente sulla seconda lega calcistica e ad oggi, il blocco della Serie B 2017/2018, non sembra un'ipotesi così remota.

Ma vediamo come le novità che saranno introdotte dal primo luglio prossimo, potranno influire negativamente. Fino ad oggi il campionato cadetto italiano poteva contare sul 10% dei ricavi dei diritti televisivi della Serie A, il 4% per la mutualità generale e il 6% alla mutualità CPI.

La mutualità generale rappresenta gli investimenti sui settori giovanili e sugli stadi, mentre la mutualità CPI è un contributo per i costi di gestione dei club. Per molte squadre la mutualità CPI rappresenta una grande fetta di tutti gli introiti. E proprio questa mutualità dal prossimo campionato non sarà più disponibile per la serie B.

Infatti rimarrà ancora valida solo la mutualità generale che, tra l'altro, può essere utilizzate solamente per adeguamento degli impianti e per le giovanili e non per coprire i costi di gestione. Appare scontato che, senza questi soldi, molte società di Serie B rischiano di non potersi iscrivere al prossimo campionato. Attualmente la perdita media dei club di Serie B è di ben 4 milioni di euro, perdita che fino ad oggi veniva coperta per il 50% dalla mutualità CPI.

E nonostante tutto non sono mancati in questi anni fallimenti e penalizzazioni, immaginiamo cosa potrebbe accadere la prossima stagione.

Le società di Serie B stanno quindi considerando di bloccare il prossimo campionato, perché in queste condizioni appare impossibile affrontare un'intera stagione calcistica.

Problemi anche in Lega Pro

E se la Serie B piange, la Lega Pro non ride. Anche per i club della terza serie italiana, ci sono brutte notizie: non sarà infatti consentito neanche a loro utilizzare la percentuale di diritti TV spettante per coprire i costi di gestione, ma, parimenti alle condizioni riservate alla serie B, quei soldi potranno essere utilizzati solo per migliorare impianti sportivi e i settori giovanili.

L'estate calcistica in arrivo si annuncia caldissima.