La cessione del Genoa doveva concretizzarsi in questi giorni, ma non è ancora avvenuta. Evidentemente alcuni intoppi hanno rallentato la trattativa, ma non si può assolutamente parlare di affare saltato. Tutto può cambiare nel giro di pochi secondi, soprattutto nel mondo del calcio, ma Enrico Preziosi e giulio gallazzi sono ancora vicini ed al momento non sembrano esistere i presupposti per quello che sarebbe un incredibile dietrofront.

Cessione Genoa vicina e Gallazzi sogna il decimo scudetto

I legali stanno lavorando in ottica firme, tuttavia servirà ancora qualche giorno perchè le carte in tavola cambiano di giorno in giorno con il mercato aperto.

E' ciò che ha detto lo stesso Gallazzi a Repubblica, dopo aver dato un ultimatum ad Enrico Preziosi riguardo la data di chiusura. Dunque le manovre per la cessione del Genoa proseguono. Giulio Gallazzi resta ottimista sul buon esito della trattativa ed anzi ha rilanciato il suo progetto ambizioso, confermando il desiderio di voler entrare in società al più presto: "Mi sto appassionando alla storia del Genoa. Sto leggendo ogni cosa, mi documento e raccolgo dettagli e ricordi. La storia del club più antico d'Italia è bellissima. Il marchio del Genoa merita molto di più". La trattativa con Preziosi non è ancora chiusa, eppure Gallazzi non sembra preoccupato e parla già da nuovo azionista: "Non faremo gli spettatori, siamo gente ambiziosa.

So anche di quanto accaduto nel 1924 e sono stato rimproverato dai bolognesi per aver scelto il Genoa. Quello scudetto, a proposito, ce lo andremo a riprendere sul campo. Non attraverso gli avvocati, scudetti di cartone non ci interessano". L'entusiasmo di Giulio Gallazzi è contagioso, ma quando gli viene posto il problema dello slittamento torna coi piedi per terra: "Se non si chiude entro il 31 luglio significa che è saltato tutto.

Oltre non possiamo andare anche per motivi tecnici, come ad esempio la convocazione dell'assemblea degli azionisti".

Che il manager felsineo approdi al Genoa o meno, la sua visione del calcio è chiara e rivoluzionaria per la nostra Serie A: "Non è più il tempo dei presidenti al comando. Il Genoa appartiene alla sua città ed ai suoi tifosi.

Bisogna avere delle strategie mirate, vivere alla giornata non serve. Il Genoa deve diventare una grande piattaforma e deve coinvolgere la città di Genova". Obiettivi molto ambiziosi, Giulio Gallazzi ci crede. E Preziosi?

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