Al G8 di Genova 2001 erano presenti otto capi di stato. In occasione di Expo Milano 2015 i capi di stato presenti saranno cento. Questo getta nel panico chiunque abbia ben chiaro il fenomeno black bloc o memoria del G8. La dannata memoria del G8 di Genova sembra trovare in Expo Milano 2015 tutte le ragioni per il suo triste ritorno in carne ed ossa.



Una drammatica attualizzazione elevata all'ennesima potenza a causa anche della partecipazione delle maggiori multinazionali del panorama mondiale. In vista di Expo Milano 2015, e più precisamente in occasione dell'inaugurazione del primo maggio, il panorama studentesco italiano ha già animato l'organizzazione di una contestazione possibile da conoscere e seguire in rete sotto le principali insegne di #NoExpo e #Mayday.

A scanso di massacri di altri innocenti (vedi caso Diaz), questa volta siamo coscienti del fatto che le persone a viso scoperto emblematicamente già riprese nei video No Expo su YouTube, rappresentano ben altra cosa rispetto ai black bloc. Essenzialmente, il problema sarà quello del blocco nero, organizzazione praticamente più temuta dalle polizie di tutta Europa. Tra i black bloc, ci sono soprattutto riot tedeschi, scandinavi e inglesi, insieme ai casseur francesi avversi alle grandi opere e ai greci del Movimento Antiautoritario. Qualcosa di molto diverso dallo studente o dal lavoratore italiano che a viso scoperto e, visto il difficile periodo di transizione, ragionevolmente incazzato sarà lì d'avanti a tutti.

Il dramma, da "spianata del Tempio", sarà dato dal fatto che tutti i soggetti dovranno manifestare nello stesso luogo, per così dire, per colpa della storia.

Il blocco nero può agire solo in situazioni ad alta densità di persone. La massa permette loro di infiltrarsi fino a un preciso punto, sferrare l'attacco e dileguarsi dopo.

Tra le illazioni o accuse, a seconda dei punti di vista, mosse contro le forze dell'ordine circa la guerriglia tenutasi al G8 di Genova: quella di aver avuto paura del blocco nero e aver optato per l'attacco di meno equipaggiati, il caso della scuola Diaz e senza casco vari. Eventualità della storia a parte, speriamo davvero che tutto il sangue innocente versato a Genova dimostrerà ora di essere servito veramente a qualcosa, celebrando e occupando una memoria mai più disponibile.



A causa di suddette congiunzioni, l'allarme a proposito dell'arrivo di black block da tutta Europa è già alle stelle. In rete, diverse organizzazioni affini al blocco nero hanno già annunciato il tristo remake del G8 di Genova. A proposito del G8 di Genova, l'intelligence italiana stima per Expo Milano 2015 un rischio dieci volte superiore. In data 27 aprile 2015, su Il Giorno, è riportata la preoccupazione di Giuseppe Sala, commissario unico di Expo Spa, a proposito del primo maggio e più precisamente del fenomeno black bloc. Lo stesso commissario confessa la speranza di non rivedere errori modello Diaz, invitando gli agenti alla massima attenzione.