Si chiama 'Trident Juncture' la più grande esercitazione militare NATO dalla fine della Guerra Fredda, secondo quanto dichiarato dal Comando Generale dell'Alleanza Atlantica,il cui inizio è previsto per il 28 settembre prossimo e che durerà fino al 06 novembre.
Impressionante lo spiegamento di forze annunciato: oltre 36000 militari, 50 unità navali e oltre 200 aeroplani, con il coinvolgimento di33 nazioni aderenti al Patto Atlantico. Un'areadi esercitazione che comprende tutto ilMediterraneo sud-occidentale, da Gibilterra alla Sicilia,con fulcro la basedell'aeronautica militare del 37° stormo che ha sede presso l'aeroporto militare di Birgi-Trapani per le operazioni dal cielo, mentre le operazioni via terra saranno gestite dalla base di Saragozza in Spagna e le operazioni navali dalla basi diin Portogallo; un'operazione complessache sarà coordinata dalla base NATO di Lago Patria (Napoli) e sarà finalizzata alla verifica dell'efficienza di nuove tecnologie e metodologie di intervento.
All'esercitazione parteciperanno diversi ministri e ovviamente non mancheranno i manager delle industrie militari dei paesicoinvolti, mentre sono già diversi gli appelli pacifisti contro l'esercitazione militare (Peacelink, padre Zanotelli)
Non mancano le preoccupazioni per le ripercussioni che tali attività possano avere sull'operatività dell'aeroporto civile di Birgi; infatti è vivo il timore che la presenza di 80 velivoli e di oltre 5000 militari in più presso la base militare possa interferire con il normale funzionamento dell'aeroporto civile, che condivide con quello militare le piste e la torre di controllo, come è accaduto già in passato durante le operazioni militari in Libia nella primavera2011 quando per alcuni giorni l'aeroporto civile, posto tra le città di Marsalae Trapani,fu addirittura inibito ai voli civili e poi riaperto con un contingentamento dei voli per tutto il periodo estivo, con un notevole danno per l'economia del territorio fortemente vocato all'ospitalità turistica.
L'operazione 'Trident Juncture' è stata preceduta da due altre grandi operazioni militari nel 2015; una in Polonia e l'altra in Repubblica Ceca. La prossima è prevista nel Mar Baltico nel 2016.