Ci giunge notizia che i social network siano in rivolta contro la nota casa di moda Zara a causa della scritta posta su una maglietta della recente collezione. Il famoso marchio di Moda è nato in Spagna nel 1975 da Armancio Ortega e la moglie Rosalia Mera; dal 1985 è stata inglobata dal gruppo Inditex (di proprietà dei fondatori Zara), insieme ad altri famosi marchi quali, Massimo Dutti, Pull and Bear, Zara Home e Kids, stradivarius, Berskha, Uterqùe e OYSHO. La nota casa di pronto moda è in grado di sviluppare una collezione total look in appena due settimane rispetto ai sei mesi che necessitano altre aziende concorrenti, ed è capace di mettere sui banchi dei propri negozi 10.000 nuovi prodotti ogni anno.

La vendita a basso costo le ha fatto guadagnare una grossissima fetta di mercato portandola alla leadership e in contrasto con altri noti marchi. Definita da Daniel Piette, direttore della Louis Vuitton, "il più innovativo e devastante marchio al mondo", in considerazione del fatto che proprio grazie al suo basso costo e alla velocità in cui riesce a immettere nuove collezioni sul mercato sta portando al 'fallimento', insieme al noto marchio H&M, molte aziende concorrenti.

La T-shirt della discordia

Tutte queste credenziali sopracitate non sembrerebbero però aver impedito al noto marchio Zaradi commettere un errore che probabilmente gli sta costando caro. La scritta incriminata e posta in bella vista sulle t-shirt della nuova collezione pongono la domanda "Are you Gluten Free?

" (ovvero chiede a chi la legge se segue una dieta priva di glutine). Questo è stato sufficiente per scatenare l'indignazione del mondo web perché considera il gesto sconsiderato, avvisando che il messaggio incriminato è deviante per chi la legge e chi la veste, avvalorando il pericoloso uso delle diete dimagranti. Al giorno d'oggi difficilmente non si è a conoscenza dei problemi che causa la mancanza di zuccheri essenziali e che toglierlo dall'alimentazione diventa pericoloso, ma la pubblicità sulla t-shirt vestita da una magrissima modella, ha fatto inciampare la nota casa di moda Zara dando l'idea che potesse permettersi di sconsigliarne l'assunzione pur di poterla indossare.

Così termina questa piccola chicca di storia tra il noto marchio Zara e il "popolo del web", facendo intuire a tutte le future aziende, che la guerra è sempre aperta alle considerazioni e alle scelte future, che vengono poi discusse e giudicate dai social network.