Un giorno memorabile quello di oggi in cui viene dato un comunicato importante sulla pena capitale; un discorso che anche Papa Francesco ha più volte commentato nel suo ultimo viaggio in America davanti al Congresso e nelle sue encicliche, dove non ha mai nascosto la sua posizione e quella della chiesa, sul tema immorale della pena di morte considerata "inammissibile per quanto grande possa essere il delitto compiuto dal condannato".Questo 'tema' increscioso è stato affrontato infinite volte e portò la nascita, nel maggio 2002 a Roma, di una coalizione mondiale facente parte di più organizzazioni; unitesi in favore dei diritti umani nella speranza di eliminare la crudele piaga della pena di morte.
Di queste associazioni fanno parte Amnesty International, la Comunità di Sant'Egidio, Madri contro la pena di morte e la tortura, Penal Reform International, Fédération Internationale de l'Action des Chrétiens pour l'Abolition de la Torture, Fédération International des Droits de L'Homme, il comune di Matera, di Reggio Emilia, di Venezia, la Regione Toscana, il Comitato Paul Rougeau e Coalizione italiana contro la pena di morte. A queste si aggiungono le associazioni Journey of Hope (USA) e Forum 90 (Giappone), attiviste in quei Paesi dove la pena capitale non è ancora stata abolita.
Il comunicato della Pfizer
Così oggi, dopo i molteplici accorati discorsi di Papa Francesco sulla pena capitale, viene comunicata una svolta decisiva e importante da parte della Pfizer (azienda statunitense che opera nel settore della ricerca e della commercializzazione dei farmaci), che ha interrotto la consegna dei suoi prodotti letali in uso agli Stati che ancora se ne servono per 'uccidere' i condannati a morte.
Il caso di cronaca sembrerebbe essere di normale e semplice routine quotidiana, ma analizzando la situazione più a fondo spieghiamo perché la decisione della Pfizer è così importante e 'decisiva'. Nel mondo erano già presenti casi analoghi e infatti già altre venti case farmaceutiche internazionali, ma sopratutto europee, avevano negato i propri 'veleni' alle carceri 'incriminate' e ovviamente senza il seguente mix letale non si è più 'operato' sulle macabre sentenze: il 'Tiopental sodico' (ipnotico che blocca il respiro e il cuore), il 'Pancuronio' (anestetico miorilassante) e il 'Cloruro di Potassio' (vitale per il corpo umano, ma se 'abusato' causa forti aritmie e la morte cardiaca).
Così, proprio la decisione del colosso mondiale Pfizerd'interrompere la consegna di questo mix, 'come scrive il New York Times' sarà di esempio per tutte quelle aziende che ancora continuano a dare i loro prodotti letali agli Stati 'pro morte', perché è considerato un'importante pietra miliare in grado di dettare legge nel settore. L'unione fa la forza, ma Papa Francesco con la Pfizer vinceranno la loro battaglia contro la pena di morte?